Il Palio al murello: La sfilata
I tentativi di regolare un momento clou quale quello della sfilata ancora non hanno dato i suoi frutti. Non voglio riproporre la romanzina che oramai da diversi anni è sempre presente sulle bocche di tutti. Non staremo a dare le colpe a Tizio o a Caio se la sfilata non arriva alla Pilarella e a Sempronio se alle cinque ci sono sempre problemi ai giardinetti se la Fortezza ancora non arriva, ecc. La sfilata per come è organizzata è una torzata assoluta. Credo che i quattro rioni debbano mettersi a sedere intorno ad un tavolino e discutere sulla composizione del corteo. Abbiamo assistito a sfilate con rioni che portavano dieci madrine, altri due. Rioni che portano i remi, altri per niente. Rioni che hanno i bimbi dietro, altri che ne hanno d’avanti. Rioni con cinque dirigenti con tanto di fascia, altri solo con Capitano e Presidente. La facciamo finita o no di simili carnevalate? L’unico argomento su cui i rioni hanno libero sfogo è quella del tema della sfilata, sulla scelta dei costumi e la coreografia dei propri rionali. Per il resto tutto deve essere per tutti uguale. Una cosa che poteva fare Argentario Vivo per accattivarsi le simpatie era quella di confezionare dei costumi d’epoca per le figure di rilievo di ogni rione ed inserirlo all’interno della sfilata del rione stesso. Comunque su Argentario Vivo sono stati scritti fiumi di parole e sembra che quest’anno non escano più il 15 pomeriggio, ma che concentrino tutte le proprie forze o per il santo patrono o per il 14. Integrare lo Statuto del Palio con delle norme riguardanti la composizione del corteo obbligherebbe ad attuarle. Questo vale per tutte le uscite ufficiali del Palio. Ogni anno ci domandiamo sempre se in chiesa per la benedizione ci devono essere le madrine o se per la processione del patrono i vogatori devono essere presenti. Nero su bianco e non perderemo in futuro tempo a dibattere su questi argomenti.