Il Palio al murello: Le riviste porno
Quanti di voi si sono sentiti fare questa domanda: “Scusi ma quando c’è la gara?”, frase puntualmente detta dal forestiero di turno che capita all’Argentario durante il periodo estivo. Credo tutti, e voi che rispondete con la stessa tiritera. E’ difficile spiegare a chi viene da fuori cos’è il Palio, come del resto noi quando andiamo fuori Cachino. Al Giglio, per esempio, per il Palio dei Sumari al Castello ci facciamo un sacco di risate, le stesse se messe a confronto del Palio Marinaro che al Porto fa tanto di curva in mare. Poi del Palio di Siena non ne parliamo. “Che stronzata, dura nemmeno un minuto”. Come se il Palio si misura per durata. Il clima che si respira, come si vivono i giorni antecedenti la gara, sberleffi tra rioni nemici: tutte cose che aumentano l’attesa. Immaginatevi un Palio a marzo con allenamenti in laguna, senza la possibilità di buttarsi a mare e di verniciarsi la faccia, senza sfilata e processioni. Una noia mortale. La gara diventerebbe un diversivo ai pomeriggi tristi invernali e niente più. Il turista è molto curioso quando capita in quelle giornate dove la curva è piena, dove allo scalo c’è gente pronta a buttare a mare i guzzi, dove sulla banchina tutti guardano l’orizzone. Non essendoci nessun accenno di gara o manifestazione la curiosità sorge spontanea. Peccato che non ci siano manifesti di un certo rilievo o luoghi all’interno della piazza o asllo sbarco dei traghetti del Giglio dove i turisti possano conoscere qualcosa di più concreto sulla festa di mezz’agosto. Mettere un affissione 4 metri per 6 dove lo scivolo dopo la Sipa di una bella foto con tanto di data non credo sia una cosa economicamente svantaggiosa. Così come mettere dei gazebi nei luoghi predetti con opuscoli e depliant sul Palio Marinaro sin dal mese di Giugno. Il Delegato al Palio dovrebbe prendere atto di queste iniziative e fare qualcosa di concreto. Per quanto riguarda le riviste porno era solo un pretesto per creare audience per questo articolo che sarebbe diventato noioso solo a leggere il titolo. Ed invece avete abboccato.