Il Palio al murello: Il palazzo comunale
A quanti è capitato, credo a tutti, di sbirciare col naso all’insù verso i balconi del Comune. La curiosità di vedere chi c’è e chi non c’è. I cosiddetti ospiti. Quelli che vengono invitati dall’amministrazione e si vedono sfilata e gara in santa pace. Noi magari siamo in preda a delle incazzature con il paesano idiota di turno che non vuole essere schizzato in caso di caprone a mare o che li danno noia i fumogeni che vengono accesi quando i guzzi vanno in acqua. Della serie “statevene a casa: è il 15 agosto”. Va beh, è normale che ci sia gente nel palazzo. Immaginatevi un municipio vuoto. A Siena le finestre del Comune sono piene ed è giusto così. Però la curiosità di scrutare facce conosciute c’è sempre. Magari si sgama quel santostefanese che non sembra avere nessun grado di parentela con amministratori o dirigenti. E quindi che c’entra? Perchè è li pure lui? Misteri della “mafia occulta”. Come si presenta il Palazzo Municipale i giorni della festa. Siamo molto legati ai gonfaloni che vengono appesi sui balconi del secondo piano. Quando ce ne accorgiamo vuol dire che è arrivato il Palio. Una cosa proporrei: quella di lasciare il 15 a sera solo quello del rione vincente, magari nel mezzo dove di solito non viene appeso mai niente. Potrebbe essere lo spazio riservato al vincitore. Un appunto a suo tempo segnalato, ma non accolto: quando avviene l’assegnazione dei battelli, sopra il gonfalone di ogni rione appendono il nome del guzzo. Ebbene quelle scritte celesti su sfondo legno scuro proprio non si vedono. Ma farle bianche costa parecchio? Non si legge niente dalla piazza. Per quello che avviene all’interno vi lasciamo al prossimo appuntamento. Ci sarebbe da scrivere un libro…………