Il Palio al murello: La telecronaca
In qualcosa si migliora, in altre no. La telecronaca in diretta di Ferragosto in questi anni viaggia su binari alterni. Nel ’95 per esempio la defunta Tele Heba venne coadiuvata da una troupe Mediaset. Il risultato fu ottimo con riprese niente male sia al largo che in terra e primi piani sui particolari a bordo che a qualcuno fecero anche gridare allo scandalo (Gingiva a bordo della Pilarella, dato che non sforzava e quasi rideva, aveva dato spunto alla dirigenza crociaiola di scrivere una lettera all’allora sindaco Visconti nel fare chiarezza su “assunzione di sostanze vietate”). Poi si è tornati a riprese scadenti, qualche volta buone, ma spesso e volentieri non all’altezza della situazione. Per la telecronaca si è raggiunto un buon livello con quello di Mastracca (chissà chi l’avrà suggerito all’Ente Palio anni fa per la presentazione degli equipaggi). Purtroppo il supporto tecnico non è mai stato all’altezza. Per tutto il bene che vogliamo a Toretto ci sembra ingiusto puntare sempre sulle stesse persone che raccontano aneddoti ed episodi che sanno a memoria anche a Grosseto. Ma anche l’assessore Luigino Fanciulli non ci convince: troppo buonismo e le solite frasi fatte di parole belle che non fanno altro che riempire la bocca. Ci vuole una sterzata in questo senso. Amerigo ogni anno và in cerca di supporti tecnici da affiancare ai cronisti, ma sono sbagliati tempi e modi. Ci sarebbero tante persone che bisognerebbe avvicinare ed agganciare con un programma televisivo appetibile e di qualità. Basterebbero tre persone: un forestiero, un paesano culturalmente all’altezza e un tecnico. Il primo (potrebbe essere un residente estivo all’Argentario, magari un uomo dello spettacolo o un personaggio di chiara fama nazionale) darebbe le sue impressioni su questa festa, nonchè fare pubblicità al nostro splendido promontorio. Il secondo farebbe da collante con la gente, parlandoci di tradizioni, di storia del Palio e del nostro paese. Il terzo un apporto fondamentale per dare a chi segue la TV da fuori chiarimenti su regolamento, protagonisti a bordo, politica paliesca. Nomi? Diamo dei terzetti: Fulco Pratesi – Gualtiero Della Monaca – Massimo Schiano………. Paola Ferrari – Antonio Tosi – Sergio Schiano………. Alessandra Sensini – Renato Jacovacci – Sergio La Mantia……. Leo Gullotta – Adorno Della Monaca – Franco Lacchini…….. Non credo siano impossibili certi nomi. E’ anche verò, però, che se non c’è una programmazione televisiva seria e gratificante tutti rinunciano in partenza. Assessore al turismo avvisato. Nova Radio Argentario ha fatto epoca, la storia del Palio. Tantissime radiocronache per Ferragosto, interviste, racconti, giochi. Venti anni fa eravamo messi meglio. Bisognerebbe ricreare quel clima grazie al lavoro di due-tre persone che si prendano la briga di portare sul piccolo schermo quell’interesse generale che ci contraddistingue in quei giorni.