Accadde 45 anni fa
La notte del 3 febbraio 1961, alle ore 3,30, nel corso di una furiosa tempesta da nord ovest, affondava a circa 30 miglia ad ovest di Capo Corso la motonave De Vilhena, battente bandiera maltese. Benchè l’SOS fosse stato lanciato in tempo e le ricerche scattate immediatamente, della nave e del suo equipaggio non venne trovata mai la benchè minima traccia. Tra gli 11 membri dell’equipaggio scomparsi fra i flutti, vi erano quattro marittimi di Porto S.Stefano: l’anziano comandante Domenico Tortora e tre giovani ventenni, il primo ufficiale Carlo Loffredo, il secondo motorista Carlo Coccoluto e il marinaio Natalino Campidonico. La nave era partita dal porto francese di La Nouvelle con un carico di granturco che doveva essere consegnato a Pescara. Dalle indagini non risultò nessun ricevitore della merce in quella città e per lungo tempo si pensò più ad un giallo che a una tragedia del mare.
Molti pensavano che la nave fosse scomparsa in un altro luogo e in altre circostanze e che la tempesta fosse solo un alibi. Ad avvallare la tesi emersero altri punti oscuri: la sosta non prevista della nave al porto militare di Tolone; la cattiva fama delle fantomatiche compagnie battenti “bandiera ombra” e molti strani avvenimenti avvenuti nel Mediterraneo durante la crisi politica fra Francia ed Algeria. Grande sgomento colpì in quei giorni la popolazione di Porto S.Stefano; i marittimi scomparsi erano conosciutissimi, specialmente Carlo Loffredo, vogatore del Palio Marinaro ed esperto nuotatore, a 17 anni campione italiano juniores di dorso: pareva impossibile che gli fosse capitata una disgrazia del genere.
Trascorsi giorni, mesi ed anni, le speranze di sapere qualcosa di più di quanto realmente accaduto querlla notte si sono consumate nellìattesa. Gli occhi delle mamme hanno esaurito tutte le lacrime e solo una grande fede di rivederli un giorno ha dato loro la forza di andare avanti. Dopo 45 anni ho voluto ricordare questa triste vicenda per onorare la memoria di queste persone, perchè non si perda il loro ricordo; inoltre vorrei salutare tutti quelli che su questo sito hanno speso qualche bella parola per ricordare mio zio e le sue imprese sportive, in particolare Claudio, “la rotonda sul mare” e “dabbassoaprua” anche se non li conosco…
Un saluto a tutti, ciao
Carla