Buio e luna piena: Giacchetti
Rubrica autogestita
“Aveva ragione l’ …. …. quando diceva che quello non era piu’ un sito rionale, bensi’ il sito di un unica persona che ci faceva i cavoli suoi…”
Questo è quello che, più o meno, scriveva su un sito paesano un saccente opinionista. Più o meno, perché non è che me lo sono trascritto, ma il contenuto mi è rimasto in mente. Vorrei ricordare a questi due che non nomino per non fargli troppa pubblicità che in non ricordo quanti anni di attività, su Pilarella.com hanno scritto un sacco di persone, pilarellaie e non. Storie di palio, storie di paese dal quale come altri prima di me hanno ricordato, sono stati tratti ben tre libri andati a ruba.
Dovrei ricordarvi la rubrica “Il numero uno” di un tale che si chiamava Gianni, il quale se non ricordo male scriveva anche di Palio. E poi “le storie del Siluripedio” di Lirving, “la Storia delle Streghe” di tale Mrs. Robinson, la Rotonda. Una firma celebre ed autorevole come Publio Terramoccia è intervenuto un paio di volte. E mi scordavo della soap, scritta da tale, non mi ricordo più il nome, Rocco Martini mi sembra. O forse quello era il nome del protagonista. E voi, venite a dire che era il sito di una persona? Il fatto è che Pilarella.com dava noia a tanti, il più per invidia verso un sito che aveva un successo tale che per gli altri, a dirla alla Peruzzi “nun c’era trippa”. Ma ora siamo tornati. Non so se sarà uguale a prima, ce lo auguriamo, ma prima lasciatemi dedicare a quei due insulsi questo filmato:
Altre puttanate:
Per prima cosa vorrei ricordare che a me, al contrario del duo dei Beatles, non mi ha cercato nessuno. E li ringrazio. Mi sarei offeso e non so come avrei reagito.
Io sono del parere che quando le cose non vanno bisogna cambiare. La democrazia è fatta per questo. Ci sono le votazioni, chi vince governa, chi perde va a casa. Ma c’è un ma. C’è sempre un ma. Intanto la colpa di quel ma la do al consiglio uscente che ha fatto che quel ma avvenisse. Per quel riguarda il nuovo consiglio, viste le porte aperte a tutti, in una delle prime riunioni mi sono affacciato e fra palestrati con gli occhi azzurri e belle figliole mi sembrava di stare sul set di Beautiful, o meglio al Bagaglino. Ma tutta questa voglia di cambiamento a cosa a portato? Finora a nulla. Non è cambiato nulla, dal lato tecnico. Io non sono uno di quelli che dice “speriamo che non cambino nessuno”, altrimenti se vincono si prendono tutti i meriti. Ragazzi sveglia. Se non si tocca nulla sarà come l’anno scorso. Anzi peggio. Perché ad oggi Fortezza e Valle sono di un altro pianeta. Spero di sbagliarmi, ma …. Il fatto è che a parer mio avete fatto tanto casino per andare li e ora non sapete cosa fare. E lo dice uno che, della passata gestione, pur riconoscendone tanti meriti, ne aveva le palle piene.
Gemelli diversi: Giancarlo Antognoni (bandiera viola) – Graziano Loffredo (Bandiera Pilarellaia a Thai)
Angolo della poesia:
‘O rraù
‘O rraù ca me piace a me
m”o ffaceva sulo mammà.
A che m”aggio spusato a te
ne parlammo pè ne parlà!
Io non sugno difficultoso,
ma luvamett’ ‘a miero st’uso.
Si va buono: cumme vuò tu.
Mo’ ce avessem’ ‘ appiceccà?
Tu che dice? Chest’e’ rrau’?
E io m’a ‘o mmagno pe m”o magnà…
M”a faje dicere na parola?
Chesta e’ carne c”a pummarola.
1947 Eduardo De Filippo.
Lancio una sfida a premio a tutti i vallaioli. Gli altri nemmeno li considero. A chi riesce a registrarsi a Pilarellai.net e rilasciare commenti senza essere sgamato gli sarà dato un premio. Chi resiste una settimana potrà partecipare alla nostra sfilata il prossimo ferragosto, chi resisterà due settimane potrà far parte del consiglio, chi ci riuscirà per tre settimane potrà fare il Capitano del Rione Pilarella. Naturalmente non basterà solo iscriversi, ma rilasciare anche dei commenti. Partecipate numerosi che nel nostro rione c’è posto per tutti.
Certo che nel nostro paese si vive sopratutto in estate. In inverno c’è poco da commentare. Però mi sono lasciato alcune cose da dire. Tre tirate di orecchi al vecchio consiglio: ma chi ha avuto la meravigliosa idea di far uscire due libri ad un giorno di distanza? Oltretutto due bellissimi libri. Complimenti a Riccardo e a chi ha fatto quello sul cinquanteraio. Ma sarebbe stato meglio farli uscire ad almeno un mese l’uno dall’altro.
Quest’anno, o meglio l’anno scorso, la controtavolata ha lasciato al Molo un sudiciume degno di Pianura. Chi era il responsabile alla pulizia?
Il razzo alla sfilata. Roba da pazzi.
Mi è piaciuto il presepe fatto da Elio nel Corso. Ma caro Elio non puoi fare qualcosa per il tuo Rione? O forse semplicemente non te lo chiede nessuno?
Mi dite che senso ha essere tutta una vita comunista, fare la trafila dal volantinaggio fuori le scuole fino alla propaganda elettorale, servirsi nei negozi che esportano cose dal terzo mondo, e poi andare in giro con un giubbotto con dietro il simbolo della Nike più grosso delle tue già grosse spalle? Ma lo sai che la Nike fa i miliardi sfruttando i minori? Comunque devo dire che speravo tu fossi il Capitano della Pilarella, (Merenda è testimone) perché ci vorrebbe un tipo così.
Riepilogo musicale dell’ anno appena passato. Per me i migliori dischi sono stati “In rainbow” dei Radiohead, tra rock, elettronica. Poi “My name is Buddy” di Ry Cooder, “My name is Budda”, perché semplicemente è difficile non amare Ry Cooder. Ma il migliore è senz’altro “Raising Sand” di Robert Plant e Alison Krauss. Un duo inimmaginabile, il Re del rock and blues britannico e la Principessa del country americano. Risultato: splendido, disco da amare.
Per quel riguarda la musica italiana, calma piatta. L’unico bargain a 5 euro è stato “Il meglio” di Drupi. Canzoni come “Rimani”, “Sambari”, “Piccola e fragile”, “Vado via”, e altre, fanno parte della colonna sonora della mia giovinezza, di quando i sedili della mia vecchia…. erano sempre ribaltati.
L’anno scorso avrò letto una quarantina di libri, ma quello che mi è piaciuto di più è uno vecchio più di cinquanta anni: “La pelle di Malaparte.”
Il miglior cameriere dell’anno è stato Luigino. Sempre puntuale, sia la mattina che alla sera. Sempre in perfetto ordine. Abile nel servire. Mi ricorda Adriano Sofri quando va ospite da Fazio. Grande Luigino!
Oh, mi raccomando, fate prumeggio al sito, ed un benvenuto a Renato. Se tanto mi da tanto ce ne avrai da raccontà.
“La verità non è mai come la si vorrebbe” (Il Commissario Maigret)
Un ricordo verso un Grande del Molo che ci ha lasciato qualche mese fa: Salvatore Schiano detto Toretto
Spazio della Memoria
kaira
Nanni