lunedì, Novembre 25, 2024
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Un pianto greco

Amerigo Loffredo sta contando i giorni che mancano alla fine del suo mandato. Beh, forse questo conteggio verrà fermato un pò prima, perchè se le cose cambiano non potrà rimanere al suo posto con una classe dirigente completamente avversa al suo modo di agire, cioè nullo. Una vera  e propria delusione in tutti i sensi. Neanche da Comandante del Palio ha mai smesso di fare il segretario.

Vi ricordate cosa succedeva quanto Nazzareno Alocci era Comandante e Amerigo segretario? Neno parlava al microfono e Amerigo reggeva il moccolo. Dopo il passaggio di consegne non è cambiato nulla: sempre Neno con il microfono ed Amerigo a fare gli onori di casa. Insomma, una vera e propria delusione. Uno Statuto rivisitato più volte e mai approvato in Consiglio Comunale, problemi tecnici e mai risolti per mancanza di polso, personalità e conoscenze dei regolamenti, zero novità in fatto di promozione se non il riproporre le cose degli altri, problema sfilata manco migliorato di una virgola, discorso dell'acqua del signor Guerrini mai affrontato e con orecchie da mercante di gran classe, Paliotto lasciato gestire ad altri in mancanza di organizzazione. Insomma una tragedia. Un dramma che è andato di pari passo con i signori che ci hanno amministrato. Quindi sarà logico dare le dimissioni. Se le elezioni ci fossero state a giugno allora la cosa sarebbe stata diversa, con il Palio a due mesi di distanza. Ma il fatto che metà aprile e ferragosto sono distanti quattro mesi e visto che di solito in inverno l'Ente va in letargo, trovare un direttivo nuovo può essere subito un segnale. L'unica cosa che ha visto i dirigenti impegnati è stata la Commissione Statuto, ma anche li bisogna ringraziare chi ci ha messo tempo e disponibilità. Tornando all'acqua "Pilarella", quello a cui abbiamo assistito è stato abominevole. Addirittura il ricatto di non dare al direttivo del Molo l'ultima trance dei contributi comunali: in cambio le scuse pubbliche sul discorso doping del nostro Divulsi. Male, molto male. I tempi del bussolotto dei nostri cari Primo Minutolo ed Enzo Schiano sono distanti anni luce. Almeno in quei casi si chiudeva un occhio e tutto era lasciato allo spirito d'improvvisazione e all'amore nei confronti di una tradizione che si gustava sin da piccoli. Speriamo che cambi la vita in paese. A pioggia, tutti ne trarranno i benefici. Palio compreso.

 Paco Llorente