Cosa è cambiato in un anno
Non ci soffermeremo sull'aspetto organizzativo. Questo sarà compito dei rionali. La cosa che più interessa a dieci anni dal ventiduesimo successo della storia pilarellaia è sapere se i nostri ragazzi sono competitivi o meno. Se tra poco più di 40 giorni si arriverà sulla sagoletta del gavitello a terra con qualche chanches di successo o destinati ad un altro anno di purga in attesa di tempi migliori.
Rispetto il 2007 a bordo del guzzo rosso-bianco-blù non è cambiato niente. L'equipaggio è sempre lo stesso: Luca Casalini, 25 anni capovoga, Andrea Metrano, 35 anni secondo reme, Mirco Casalini, 20 anni terzo reme, Pietro Di Pierro 23 anni quarto reme, Stefano Guzzon, 18 anni timoniere. L'età media è di 25,75, escluso il timoniere. E' cambiato l'assetto con Metrano e Di Pierro che si sono scambiati di posto, poi tutto uguale ad un anno fa. Anche a terra non cambia niente. Roberto Divulsi è sempre il preparatore-allenatore ufficiale, al suo terzo anno di esperienza in terra grossetana. Anche per quanto riguarda le mansioni del direttivo pilarellaio non ci sono stati grandi stravolgimenti. A Paolo Bracci e Paolo Fanciulli sono stati affiancati Cristiano Ferrari e Nazzareno Orsini come responsabili dell'equipaggio. Insomma è passata la linea della continuità, cosa molto importante visto l'anno delicato che vedrà la Fortezza favorita, pronta a portarsi a casa la seconda Coppa D'Oro. Nel 2004, anno in cui Fiorenzo & c. conquistarono l'ambito trofeo, rispetto l'edizione prima cambiammo tutto l'equipaggio. Oggi è invece la Fortezza a non mantenere i cinque a bordo che si sono imposti nel 2007. Insomma siamo messi sicuramente meglio rispetto 12 mesi fa, nettamente un altra cosa rispetto quattro anni fa. Questi 365 giorni ci sono serviti per affinare ancora di più la tecnica di voga. In più si è cercato di controllarsi sull'aspetto dell'alimentazione. I nostri rionali possono stare tranquilli. Si arriverà a quella sagoletta con qualche probabilità di successo in più, ma soprattutto saranno pochi i punti interrogativi per un equipaggio rodato che manterrà quest'ossatura anche per gli anni a venire. Con la Croce ultima ad aver intrapreso la strada dei remergometri e del preparatore che viene dal mondo del canottaggio, per i prossimi anni assisteremo a dei palii dove tutti e quattro gli armi si daranno battaglia dall'inizio alla fine, arrivando al traguardo tutti li ad una manciata di secondi.
Com'è il clima al Molo? Beh, lo vedremo il giorno della consegna. Fino a quando i guzzi ufficiali non saranno a mare, il fuoco del palio rimane soffocato. Poi si riempiranno gli scogli sotto la Pace. Ma a noi di questo poco ci importa. Essenziale sarà fare cerchio intorno i nostri ragazzi e fargli sentire che c'è un rione intero pronto a spingerli verso qualcosa di importante.
Claudio Busonero