martedì, Ottobre 22, 2024
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Che par di mazzama

Negli anni '80 segavano gli scalmi il 14 a notte. Negli anni '90 sganciavano i gavitelli. Nel primo decennio del nuovo secolo siamo tutti diventati boncitti. Di fronte ad una potenziale vittoria dei contadini nel 2004 siamo stati capaci ad assistere come spettatori. Una Coppa D'Oro regalata. Un trofeo minimamente contrastato. E se qualcuno non è d'accordo, la storia parla chiaro.

Quest'anno i fatti sembrano ripetersi pari pari. Puzzolosi che vanno in giro a dire che oramai non c'è storia, che la Fortezza è da primo posto, che gli altri lottano per la seconda piazza. Sicuramente lo fanno per mettere le mani avanti. Ma la loro coscienza è sporca quanto basta, perchè chi deve mettere zizzagna non sono di certo ne gli spretati ne tantomeno noi pilarellai. E allora nessuna polemichetta da quattro soldi. Siti rionali sottoposti al garante della censura paliesca. Tutti tremano e nessuno ha voglia di pensare a voce alta. Sto Careggiaparole sventolato come nuova voce del palio è ottimo per addormentarsi in qualsiasi posto: è di una noia unica. Ma che vi siete tutti rincoglioniti? Ogni volta che si muovono un pò le acque è sempre dopo qualche articoletto dei nostri. Sul sito dei contadini nel forum ci pesano tutte le frasi che riportiamo, poi ogni tanto spunta qualcuno che mette una mezza bandiera marcia e tutti che si lodano e si sbrodano "ma come sei bravo, ma come semo forti, grande coso, forza cosetto". Katumba si sveglia la mattina e risponde a Black Magic. Di quell'altri manco ne parlamo perchè fino a che era la Pilarella ad arrivare tre volte di fila ultima, apriti cielo. Questi rischiano di fare cappotto anche quest'anno tra palio e palietto e nessuno spende due righe. Ma noi ce ne freghiamo di tutto questo buonismo. Noi saremo pure bavosi, ma voi ogni sera siete sempre al Molo. E in piazza. Arturo, cambia nome a quella piazza. Mamma mia non se ne può più. "Piazza dei rioni è dei rioni". Si, e Via Roma è di Alemanno e via Santo Stefano è del tedesco. Nolenti o dolenti siamo il fulcro della vita paesana. Possiamo anche non vincere il palio, possiamo rifare una buca, saremo pure nel dramma, ma qui si vincono i palii e si va da Giulia a festeggiare perchè lo sponsor lo richiede. Poveri i nostri antenati che facevano dell'originalità e dell'esclusività rionale uno dei cavalli di battaglia. Ora si fanno i bancarelli a venti centimetri l'uno dall'altro. Ora si disegna un sumaro su un asciugamano e tutti vogliono metterci chi un faro, chi un delfino, chi un piccione. Ora si voga all'ingiù e tutti a fare la stessa cosa. Ora si parla mettendo un "belin" di tanto in tanto, perchè fa moda e non è demodè come qualcuno lo è stato fino a qualche anno fa. Un questo tourbillon di qualunquismo ci distinguiamo sempre. Perchè, alla resa dei conti, noi siamo la Pilarella. Il resto è mazzama.

 

Paco Llorente