Ad ogni vittoria la sua estate: 1997-1998
Una turbina mediatica si scatenò attorno a loro quando una foto scattata a grande distanza, pretendendo di mostrarli a pomicia’ sul ponte dello Yacht Jonikal, fu pubblicata con il titolo “Il Bacio”.
Fu quella, la prima e ultima estate di Diana e Dodi. Lei Principessa del Galles, ormai separata, lui figlio di un magnate mussulmano, avverso alla corona. Il gioco dell’estate. Ogni giorno sulle copertine dei settimanali o nelle prime pagine dei quotidiani di tutta Europa. I due passarono il mese di Agosto in crociera nel Mediterraneo. Un foltissimo seguito di paparazzi li seguivano ovunque.
Il Jonikal era avvistato in ogni luogo. La leggenda cresceva a dismisura. Un pomeriggio di fine agosto, c’era chi giurava cheil Jonikal era in rada a Porto Santo Stefano. Chi era convinto di aver visto Diana e Dodi al Grottino per una bibita. L’alba di qualche giorno dopo ci svegliò con la notizia che la loro Estate era finita.
Invece di fichette svestite, l’estate ci porta una sorpresa: l’immagine del nudo integrale dell’Avvocato mentre si tuffa dal suo yacht:
L’ultimo decennio del millennio, è caratterizato dal duello Pilarella Croce. È un susseguirsi di vittorie di uno o dell’altro rione. Questa estate entrambi gli equipaggi sono fortissimi, ma la Pilarella l’8 Agosto, a sette giorni dal Palio, sostituisce il capovoga: Daniele Benedetti detto il Pucio, che era insoddisfatto del rendimento del terzo reme.
L’equipaggio è quindi composto da:
Timoniere: Michele Giovani
Capovoga: Franco Russo
Secondo reme: Maurizio Coccoluto detto Cucchione
Terzo reme: Alessio Schiano detto della Formica
Quaro reme: Paolo Fanciulli
Agli occhi balza subito dell’imbarco di Cucchione. Era dal 1958, da quando Carlo e Peppe, passarono dalla Pilarella alla Croce che un trasbordo non faceva tale scalpore. Il merito di questo passaggio va senz’altro attribuito al Patron, l’immenso Giovanni Ferrari.
Il 15 luglio a Miami fu assassinato Gianni Versace. La notizia fece subito il giro del mondo:
Il Festivalbar lo vince da Pino Daniele con Che male c’è dall’album “Cosa succede sulla terra”, ma certamente la canzone che rimbomba nelle radio è:
Donna meravigliosa sei donna pericolosa
Ti fondi e mi confondi mi cerchi e poi ti perdi via così
Io no so se l’amore è guerra o pace
O collaborazione e grande partecipazione
Regina di cuori tra mille colori
Sei tu la più bella e della notte la mia stella
Regina di cuori ti vesto di fiori
Ti giurò l’amore ma non l’eterna fedeltà
M’ami non m’ami ma m’ami
O forse o no.. Oh m’ami!
Succede succede un finimondo
Perché l’amore amaro è un mare meraviglioso e mentale
E il cuore ha un agrodolce in gola
Mi lasci e poi ti lasci andare per poi ritornare
Regina di cuori Fra mille dolori
Sei sempre più bella E nella notte la mia stella
Regina dei Fiori stratega d’amore
Ti muovi felina con la certezza del tuo sesso
M’ami non m’ami ma m’ami dici che m’ami non sai se mi ami
M’ami non m’ami ma m’ami dici che m’ami non sai se mi ami
Regina di cuori mi mandi di fuori così
Rosa genera rosa e una spina genera spina
E vivo tra mille tentazioni e pensieri peccaminosi perché ogni storia
È una farfalla in fasce
Che si trasforma ci trasforma altrimenti non cresce
E si trasforma ci trasforma
Regina di cuori dai gioie e dolori
Li do pure io se non sto bene con me stesso
Veleno d’amore regina del mio cuore
La tua strategia e il solo ponte tra i due sessi
M’ami non m’ami ma m’ami dici che m’ami non sai se mi ami
M’ami non m’ami ma m’ami dici che m’ami non sai se mi ami
Regina di cuori mi mandi di fuori così
M’ami non m’ami ma m’ami dici che m’ami non sai se mi ami
Forse che si forse che no forse si può forse non si può
Mi mandi di fuori Regina di cuori
Altre canzoni in voga sono “Eres Tiera de So” e “Così e Cosà” rispettivamente di Natalia Estrada e degli Articolo 31.
Gli anni Novanta erano ormai diventati una sfida infinita tra Pilarella e Croce, e a sua volta fra Cicche e lo Speziale, i quali avevano portato una modifica sostanziale nella preparazione. Niente più uscita con il guzzo mattutino, con le grida dei timonieri, lo scivolio dei remi, il lamento degli stroppi, che si sentivano indistintamente nella pace mattutina. Più intensa la preparazione a terra, già dall’inverno.
Una nuova figura si affaccia nel mondo del Palio: il preparatore. Corrado si affida ad un ciclista mancianese, noi per non essere da meno, anzi, ci affidiamo ad un ciclista professionista, di livello internazionale: Massimiliano Lelli, genero di Michele, che nei pochi momenti che, la sua attività glielo permette, segue l’equipaggio sul guzzo di Giovanni accanto ai rionali.
Il 22 Luglio l’Internazionale acquista il giocatore più famoso del mondo, il Fenomeno:
Il film dell’anno è senza dubbio il Premio Oscar:
Il libro Soria di una gabbianella di Luis Sepulveda
L’8 Agosto raggiungemmo lo scaletto di Piazza alle 5 del pomeriggio. Consumammo quelle 2 ore di attesa intorno al guzzo, fra il pessimismo e l’ottimismo. Poco dopo le 7 arriva sparato Giovanni con la vesta: “Sta a riva’”. e si infilo due dita sotto la gola facendo: “Ngu ngu…” il solito verso di quando era nervoso.
Non passarono nemmeno 5 minuti e dalla curva spunta sparato in bicicletta Franco Russo. Zainetto sulle spalle, occhialini da vista: “Dove mi porti stasera?” chiese a Cicche. “Famo du giretti in piazza” rispose Michele per la paura di non farlo sforzare troppo. “Quale piazza, stasera andamo all’Argentarola”. Rimanemmo tutti stupiti. Tornarono a buio, con un tempo cronometrico che lasciava spazio solo all’ottimismo.
L’oggetto dell’anno fu il modem: permette a qualsiasi PC di navigare in Internet. Ma cosa è un PC, cosa è Internet, cosa significa navigare? Ben pochi lo sanno.
La gara fu avvincente, come non capitava da anni. Un testa a testa tra i due rioni più forti. Partimmo forte subito noi, ma con il passare del tempo la Croce si fece talmente sotto che faceva paura. Lo Speziale recuperava in girata. All’ultima fori, uscimmo appaiati, forse un’inticchia la Croce avanti. A quel punto Cicche disse: “Sputate tutto quello che ciavete, altrimenti ci fregono”. Fu un serra di 400 metri, dove alla fine avemmo la meglio. Per un pelo. Russo epico, stremato fu portato in comune in spalla dai rionali, insieme agli altri 4 eroi, al grido di “Sette giorni sette giorni eh! sette giorni sette giorni eh!”.
Il 5 Settembre muore Madre Teresa di Calcutta.
Il 9 Ottobre, con il Seccafichi, Nobel a Dario Fo.
Il 9 Agosto la hit parade è la seguente:
1 I’ll be missing you Puff Daddy & Faith Evans
2 Oh la la la 2 Eivissa
3 D’you know what I mean Oasis
4 Bailando Paradisio
5 Maria Ricky Martin
6 Last night on Earth U2
7 Bittersweet symphony Verve
8 Free Ultra Natè
9 Spiller from Rio Laguna
10 I breathe Vacuum
Un, Dos, Tres
Un pasito palante María
Un, Dos, Tres
Un pasito patras
Aunque me muera ahora Maria
Te tengo que besar
Ella es, Como un pecado mortal
Que te condena poco a poco
Ella es, Un espejismo sexual
Que te vuelve loco loco
Asi es Maria,
Blanca como el dia
Pero es veneno,
Si te quieres enamorar
Asi es Maria,
Tan caliente y fria
Que si te la bebes,
De seguro te va a matar
Un, Dos, Tres
Un pasito palante María
Un, Dos, Tres
Un pasito patras
Aunque me muera ahora, Maria
Maria, a mi que mas me da
Un, Dos, Tres
Un pasito palante María
Un, Dos, Tres
Un pasito patras
Un, Dos, Tres
Un pasito palante María
Un, Dos, Tres
Un pasito patras
Un, Dos, Tres
Un pasito palante María
Un, dos, tres
Un pasito patrás
(Video non disponibile)
1998
Mese di Agosto, stavo scendendendo, come ogni mattina, dal Pianetto al Molo, quando, giunto al Palazzone lo sguardo mi va verso la Piazza. Una lunga colonna di persone, in fila per due si muoveva lentamente verso il Molo. Intanto una musica indecifrabile saliva da chissà dove. Giunto in fondo al Portone mi resi conti che la gente era più di quello che immaginassi, continuava dietro l’angolo della Pilarella, e la maggior parte erano donne, non pilarellaie ma del valle e della fortezza. Dove mai stavano andando? Svoltato mi trovai davanti un camioncino con dei manifesti colorati con la scritta: “Mariangela. Grandi Saldi di fine stagione!”. E dagli altoparlanti la voce di Michele Zarrillo:
Una rosa blu
Michele Zarrillo
Una rosa blu sulla pelle tua
mi ricordi Londra snob e bionda con un filo di follia
dicono di te… pare che ci stai
che ti scaldi presto che poi tutto il resto e non ti leghi mai
ma se fossi mia io ti legherei
con un laccio al cuore che ti faccia male quando te ne vai.
Io sulla pelle io te lo scriverei
che mi piaci perché sei come sei
col tatuaggio con quella rosa blu
che è il tuo coraggio e la tua risorsa in più.
E ti racconto di me di lei ma chi se ne frega
ma si doveva andare andare così
e non mi accorgo nemmeno che vuol dire ti amo
che si è aperta di più la rosa sul tuo seno.
Una rosa blu che non va più via
dolce e un po’ perversa come un po’ diversa è la tua fantasia
una rosa blu come non ce n’è
ma una cosa rara sono io stasera che la chiedo a te.
Capii tutto. Mariangela come uno Zeurino qualsiasi. E tutte quelle persone che in più di trentanni non avevano avuto il coraggio di affacciarsi alle vetrine, pronte a prendersi la loro rivincita. Perché di rivincita si trattava. La boutique Mariangela apri nella metà di anni ’60, in pieno boom economico, e divenne subito un negozio cult. Il vero gioiello del rione. Vestirsi da Mariangela non era da tutti, diciamo da forestieri e da Pilarellai, meglio se Molaioli. Poco dopo il negozio chiuderà, e quell’angolo di Molo, da allora non sarà più lo stesso.
Il 7 Giugno Marco Pantani vince il Giro d’Italia davanti a Tonkov. Ma la vera impresa, l’omino con la bandana la fa, vincendo il Tour de france, più di 30 anni dopo l’ultimo italiano, Felice Gimondi.
Da Dublino parte dunque il Tour de France anche se per Marco i segnali non sono molto confortanti; tra il prologo e la prima cronometro il suo ritardo da Jan Ullrich supera infatti i cinque minuti. Vincere il Tour sembra ormai un’impresa impossibile. Impossibile per tutti ma non per Marco Pantani.
Arrivano i Pirenei e a Plateau de Beille comincia la sua inesorabile rimonta con una straordinaria vittoria che fa perdere quasi due minuti a Ullrich. Ma l’impresa vera è datata 27 luglio 1998 e porta il nome di Les Deux Alpes. Sembra una giornata invernale dal freddo e dalla pioggia lungo tutto il percorso ma a Marco non interessa lui ha un solo obbiettivo: vincere a tutti i costi. Lo scatto forse più noto del ciclismo recente arriva sul celebre Galibier a più di 50 chilometri dall’arrivo. Pantani insiste, Ullrich è in difficoltà, la grande impresa è a portata di mano. L’ascesa verso le Deux Alpes è una passerella in cui l’unica stella a brillare è quella del Pirata, mentre quella di Ullrich si è definitivamente spenta sotto la pioggia battente. Finalmente è maglia Gialla.
L’ultima cronometro è una pura formalità che sancisce l’ingresso definitivo di Marco Pantani nella storia del ciclismo e di tutto lo sport, l’ultimo grande campione in grado di vincere Giro e Tour nello stesso anno. Tutta l’Italia del ciclismo ora festeggia il suo grande asso, in grado di sconfiggere con classe, talento e fantasia ogni avversario, compresa la sfortuna.
Quest’anno per la prima volta il Palio è affiliato alla Federazione di canottaggio sedile fisso. C’è la giuria forestiera che organizza tutto. Sarà meglio o sarà peggio. Vedremo…
Quell’anno ci presentammo al via con un solo cambio a bordo. Daniele Scotto detto pure lui della Formica essendo il cugino di Alessio, sostituì Franco Russo come capovoga.
Il film fu Titanic.
il libro piu venduto: “Il libro nero del comunismo”.
Il 6 Maggio con l’arresto di Donato Bilancia finisce la psicosi del serial killer in Liguria.
Un altro negozio storico cambia gestione al Molo. È quello di Silva e Gustavo che passano la mano al nipote. Quelli del Molo usavano andarci quando li si fulminava una lampadina o li serviva una presa.
Il 6 Agosto Zeman dice che Vialli e Del Piero so gonfiati come polli d’allevamento. Scoppia un casino.
Il Festivalbar lo vince Vasco con “Io no” da “Canzoni per te”:
Quando penso come…
alla fine mi hai ridotto tu
lo capisco “dove”
mi ci avresti sì portato tu…
Quando penso “a come”
mi hai preso in giro però
lo capisco come…
sia difficile sbagliare più
…io no…io no…io no…
IO NON TI LASCERÒ MAI
io no! io no!….”sarai” te!…….
Altre hit di quella estate Natalia Imbruglia con Smoke, i Paradisio con Bandolero, Mietta con Angeli noi.
Anche quell’anno a Villa Viti si organizzo la cena propoziatrice, e davanti a quel panorama notturno i vogatori capirono che non potevano tradire.
Io quando andavo al mare e alla radio passava questa canzone, mettevo fuori il gomito dal finestrivo e cantavo a squarciagola:
Eh si, che cosa vuoi,
tu nei pensieri miei
lo so ma come fai ancora un po’
vorrei che fossi sempre qui
qui con me
non posso farti a meno mai
e sta salendo su il sentimento qui
e poi pericolo, aspettami
sei tu che come sabbia sei qui con me
io sono il mare su di te.
Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi
abbronzati vicino a me
onde piu’ profonde, se ti guardo
davvero, che cosa non farei
onde, piu’ rotonde, di quell’onda
che arriva e non torna mai
onde, sulle sponde.
Eh si, adesso si, diventa piu’ facile
lo so, che tu lo sai, come fa
sei tu che non ti fermi mai, qui con me,
io sono il mare su di te.
Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi
abbronzati attaccati a me
onde, piu’ profonde, se ti guardo
davvero, che cosa non farei
onde, piu’ rotonde, di quell’onda
che arriva e non torna mai
onde, sulle sponde
sei tu che come sabbia sei qui con me
io sono il mare su di te, dentro te.
Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi
abbronzati attaccati a me
onde, piu’ profonde, se ti guardo
davvero, che cosa non farei
onde, piu’ rotonde.
Onde, sulle sponde dei tuoi fianchi
abbronzati attaccati a me
onde, piu’ profonde, se ti guardo
davvero, che cosa non farei
onde, piu’ rotonde, di quell’onda
che arriva e non torna mai
onde, sulle sponde
come fai, come fai
Ma quella estate chi non ha mai ballato questo lento?
I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you’re far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure
Don’t wanna close my eyes
Don’t wanna fall asleep
‘Coz I’d miss you baby
And I don’t wanna miss a thing
‘Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I’d still miss you baby
And I don’t wanna miss a thing
Laying close to you
Feeling your heart beating
And I’m wondering what you’re dreaming
Wondering if it’s me you’re seeing
Then I kiss your eyes
And thank God we’re together
I just want to stay with you in this moment forever
Forever and ever
(Video non disponibile)
L’oggetto dell’anno fu la Playstation, consolle per videogiochi della Sony.
Il Palio fu meno intenso dell’anno precedente, ma la vittoria della stessa importanza. Forse anche superiore. Questo lo sapremo il prossimo anno. Intanto alla festa del Rione vincente avvenne dell’incredibile. Davanti ai rionali impazziti, salì sul palco Cucchione, che disse queste parole: “Non sono mai stato bene come con voi. Non tornerò più al Valle!”. Anche se del futuro non c’è mai certezza noi ci volemmo credere. Di una cosa si era sicuri: l’ultima coppa d’oro del secolo sarrebbe stata in palio il prossimo anno ed un solo rione se la può aggiudicare: la Pilarella, la Signora del Palio.
Il 9 Settembre muore Lucio Battisti, un grandissimo che ci ha accompagnato nelle nostri Estati.
Il 15 Agosto la hit parade era la seguente:
1 Life Des’ree
2 Viva forever Spice Girls
3 Free Bacon Popper
4 Ghetto supastar (That is what you are) Pras Michel feat. ODB and Mya
5 Da me a te Claudio Baglioni
6 The music I like Alexia
7 Kiss the rain Billie Myers
8 Mai come ieri Mario Venuti & Carmen Consoli
9 Truly madly deeply Savage Garden
10 With this ring let me go Molella & Phil Jay
(Ricky Martin – La copa de la vida)
The cup of life this is the one
Now is the time, don’t ever stop
You should have known, gotta be strong
You should have known right to the top
Como cain y Abel es un partido cruel
Tienes que pelear por una estrella
Consuigue con onor la copa del amor
Para Sobrevivir y luchar por ella
Luchar por ella (sì) luchar por ella (sì)
Do you really want it
Here we go!
Ale, ale, ale
Go, go, go!
Ale, ale, ale
Arriva ba!
El mundo esta de pie
Go, go, go!
Ale, ale, ale
La vida es competicion
Hay que sonar ser campeon
La copa es la benedecion
La canaras go, go, go!
And when you feel the heat
The world is at your feet
No one can hold you down
If you really want it
It’s still your destiny
Right from the hands of fate
Reach for the cup of life
If you
Lennon-McCartney