martedì, Novembre 5, 2024
Notizie

Quando il godimento è troppo

Vincere, lo abbiamo sempre sognato. Specialmente dopo un trionfo puzzoloso. Vincere, ci accontentavamo, si fa per dire, solo di questo. Vincere, ma non stravincere. Si, perchè se andiamo ad analizzare tutto quello che è ruotato intorno al palio del 2010, non solo ci accorgiamo che lo stendardo è tornato dopo 12 anni in Via del Molo, ma che tutto, e dico tutto, ha visto come attore protagonista il Rione Pilarella. E vi spieghiamo il perchè, se qualcuno se l'è scordato, sbavando con le foto di nuovi equipaggi.

– Estrazione battelli: arrivare in piazza dei rioni, giusto il tempo di accavallettare lo scooter, e sentire dalla voce di Amerigo la frase "Rione Valle…. Grecale" non ha prezzo. Già li un primo godimento smisurato. Perchè sapevamo come quel nome s'inserisse come un veleno nelle vene del primo reme bianco-celeste. Ce lo diceva spesso Luca Casalini. Quando nel 2005 la Fortezza perse quel palio, fu "colpa" del Grecale. Dicono. E allora, ben venga il Grecale in Puzzolandia.

– Riscontri cronometrici: mai furono così azzeccati. Buone sensazioni (addirittura zaccandrelle sui blocchi a seguire gli allenamenti), ottime prestazioni. Gli spretati più convinti di noi, ma per quale motivo? I nostri tempi sono sempre venuti fuori con condizioni di mare avverse. Se nello stesso giorno qualcuno provava dopo la Pilarella, poteva anche metterci tempi migliori, ma le condizioni meteo-marine erano diverse. Noi lo sapevamo, loro anche, ma l'autoconvincimento dopo anni ed anni d'insuccessi ha sempre fatto brutti scherzi. Questa volta è toccato a Schiavi e a tutti i rionali, convinti ma illusi.

– Niente gavitello: se andiamo a leggere i post di Katumba e di Ninnarello sembrava che ogni sera sarebbero dovuti arrivare i Galacticos in piazza a sparecchiare la tavola. Niente. Zero. Ovo. I tempi non c'erano, era inutile assommare sullo Stadio. Ed invece, dato che anche il più ferrato dei vallaioli vuole i suoi riscontri, schiaffi in piazza a tutta randa. Una volta c'erano le zeppe che camuffavano la prestazione. Io le avrei messe anche questa volta, almeno potevi anche arrivare terzo il 15, ma un alibi ce l'avresti sempre avuto. Ma Boria è sempre stato contro le zeppette.

 – Boria: per l'appunto. Addirittura video su Youtube come sarcasmo e sfottò pre-palio. Della serie "se perdemo, ci rovinano". Eh no, vi è andata male. Godimento smisurato.

– Cena Rionale: più che altro sembrava la cena della vittoria. Come se uno di noi era stato catapultato avanti nel tempo ed aveva già visto il finale del film. Mai una cena pre palio è stata così pompata.

–  La gaffe di Mazzetti: sul palco il 13 doveva dire tutt'altra cosa. C'eravamo messi d'accordo. Doveva dire che sarebbe stata combattuta per il 2° posto, perchè per il primo al Valle non glielo levava nessuno. Ed invece, colto da un istinto reale, ha detto le cose come stavano. E qualcuno se l'è presa, nonostante le sue scuse scesi dal palco. Ma si sa, i contadini se la legano al dito. Sono come i sumari. Eh, sti cazzi. Ultimi! Anche se forse sarebbe stato meglio Puzzolandia quarta.

– Il Polpo Paul: quello del carro della sfilata. Come qualità, il migliore di questi ultimi anni. Però il premio è andato in Puzzolandia, giustamente, perchè il carro è un accessorio. Godimento per aver avuto un "degno accessorio" dal Valle al Molo, tapiro per Delio perchè c'è rimasto un pò male. Vebbè presidente, sarà per il prossimo anno.

– Fumogenata: quest'anno, ci scusino i 100 mila tifosi del Valle, il premio coreografia è nostro. Non ci so seghe. N'arrivamo manco a 10 e riusciamo ad intossicà mezza platea. Non c'è che dire: la classe non è acqua.

– Estrazione gavitelli: buono il nostro, anzi ottimo. Pessimo per la Croce. Equipaggio giovane con tutta una curva contro. Meglio di così.

– L'istante dello sparo: andate a rileggere tutti i passaggi qua sopra. Potevamo tranquillamente andarcene a casa. Chi è che si è più divertito rispetto a quest'anno, nel periodo pre-palio? Fino allo sparo, meglio di così non si poteva. Ci siamo salutati abbracciandoci come si fa da qualche anno con Mario Vipera. Quest'anno erano abbracci e lacrime. E il meglio doveva ancora arrivare.

– Il trionfo: vedi ALBO D'ORO.

– 23: le magliette è stato un gran bel numero. Anche se erano in comune da due anni, siamo stati i primi a tirarle fuori. Come si gode a far vedere nell'immediato l'aggiornamento delle vittorie.

– Il gonfalone in Comune: all'ultimo piano, senza gli altri. Chi ha gridato allo scandalo, senza sapere che nello statuto vecchio c'era questa prassi, mai applicata. D'altro canto non sapevamo che la prassi era stata levata, quindi l'avevamo fatto in buonafede, richiamando un articolo dello statuto che purtroppo non c'era più. E' stato detto "Ma se lo statuto lo prevedeva, secondo voi, non l'avremmo fatto?". E le bandierine dell'ordine di arrivo? Lo avete fatto? Eppure nello sttauto c'è. Presi in castagna.

– Il caso Cucchione: per noi le feste erano finite con quella del rione vincente in piazza. Invece qualcuno ha pensato bene di darci un altra possibilità. In attesa, non aspettiamo altro. Così facciamo Natale e festa di Natale del rione vincente: 2 in 1.

– Guzzon: strappato dalle mani sudicie puzzolose. Il prossimo anno l'equipaggio vincente uscente del Palio marinaro, avrà a bordo uno di sangue rossobiancoblù.

 

Conclusioni: il prossimo anno me lo guardo da casa. Un conto è vincere. Un contro è stravincere e farti passà la voglia, per overdose di godimento. Se ne riparlerà nel 2012. Anche perchè il prossimo anno i favoriti sono i puzzolosi, no? Rispettiamo i pronostici e non ci scappelliamo più di tanto.

 

 

 

Pellaschier