Pillole pasquali
Con i morti di sonno che ci ritroviamo a sto paese, è veramente difficile capire quello che sta succedendo. Stiamo parlando di aggiornamenti. I siti rionali danno gli auguri di Pasqua, segnalano tornei di calcetto, fanno i resoconti sulle feste di primavera. E poi? E poi devi scendere in piazza per sentire qualche novità. Noi, come sempre, cerchiamo di essere meno scontati possibile. Indi per cui, ecco a voi una serie di news o di chiacchiere che ci riguardano. Ed anche se non si tratta di Pilarella
direttamente, in un modo o nell'altro ci vedono coninvolti.
- Marco Figara: La notizia aveva un suo fondamento. Anzi, mancava veramente poco. Marco è stato vicino a diventare un vogatore spretato, ma quando il cuore ha dovuto dire la sua, nell'arringa alla propria coscienza ha avuto la meglio. Figara è un pilarellaio purosangue e i nostri dubbi avevano un fondamento. E se qualcuno chiama dall'Australia o ci contatta dalla Danimarca per informarsi, non si trattava di una notiziola di secondaria importanza. Abbiamo cresciuto dei pischelli che hanno visto in noi i pilarellai per antonomasia. Non si può gettare in un attimo anni ed anni di ricordi. Marco rimane tra noi, sempre più convinto di aver fatto la scelta migliore di questo mondo.
- Boria: Questo sbarco è invece andato in porto. Gabriele Solari non è più un vogatore dei puzzolosi. Problemi a bordo tra i ragazzi. Strano però che il consiglio non ha fatto niente per trattenerlo. O magari ci ha provato, non riuscendoci. Sta di fatto che Corrado per ora da il tempo a diversi capovoga che vanno a dare una mano. Ma poi? Dove cadrà la scelta vallaiola? Noi non possiamo che non godere. Boria è sempre Boria. Magari sta preparando l'equipaggio per il prossimo anno. Chissà perchè.
- Ma presidente?!: Attimi di nervosismo in piazza durante la festa di primavera. Non in acqua, dove si è consumato l'ennesimo Paliaccio delle "vecchie glorie". Allo stand del fritto e della porchetta. Un Delio più nervoso del solito ha creato un pò di parapiglia. Ci sta tutto. E' la solita tattica che usiamo alla Pilarella quando va tutto bene. Comunque Presidente ricordati che le cariche non contano in un rione. Il Capitano è il primo ad arrampicarsi sugli scalei per attaccare le bandierine. Figurati un Presidente. Comunque, grande!!!
- Guzzon: Arriva arriva. Magari non ora, ma tra una mesata. Il viaggio in Australia è servito soprattutto per studiare le correnti, lo scivolamento degli scafi a differenti condizioni meteo-marine. Insomma, un viaggio-studio finanziato dal consiglio pilarellaio per farlo crescere e soprattutto per farlo rientrare mentalmente nel rione. Due anni di puzzo della Sipa ti rimangono nel naso. Gli schiantamenti di testa degli espertoni puzzolosi ti fanno il lavaggio del cervello. Ecco perchè gli è stato affiancato Franco, altro pilarellaio doc, che aveva il compito di curare l'aspetto psicologico. Ci sta riuscendo ottimamente.
- Tommaso Boscarini: dei "paliettanti" di questi ultimi anni ci sembrava quello più pronto al grande salto. Ed invece abbiamo visto Matteo Solari e Claudio Giovani imbarcare alla Fortezza e si dice Thomas Palmerini alla Croce. E lui invece? Si parla di Valle, ma ancora niente di che. Giusto qualche aiuto a bordo. Comunque non si può dire che non si crede nei giovani. Quest'anno l'età media sembra essersi notevolmente abbassata. Ma nell'anno in cui non c'è quel cazzo di trofeo chiamato Coppa D'Oro gli esperimenti sono molto più probabili.
- Pole Position: Tornando al Paliaccio, quest'anno è stata provata la Pole Position. Almeno l'evento torna ad assumere quel significato che aveva avuto nella prima edizione con la prova dei gavitelli più a terra e cioè di gara non agonistica sperimentale. Era ovvio che chi è favorito, con la scelta del gavitello lo diventa ancora di più. La cosa non può essere considerata per il Palio. L'unico momento dove la dea bendata dice la sua è per il sorteggio dei guzzi (sulla carta uguali… ma siamo sicuri???) e a Ferragosto con i gavitelli. E' giusto che rimanga così. Forse bisognerebbe pensare a qualcos'altro come pesare i guzzi. Sembra che però si debba rimanere nel dubbio, perchè se fossero diversi non si saprebbe dove mettere le mani. Mah, rimaniamo allibiti. Speriamo però che questa sia solo una chiacchiera e che il Direttore Tecnico prenda in considerazione la possibilità di quantificare il peso.
- Federazione: Stendiamo un velo pietoso. Vi rimandiamo ad un prossimo articolo, perchè è impossibilie che arrivati a maggio siamo ancora sub judice.
- Curva della Pace: E non solo. Nel senso che si devono prendere in considerazione tutti i tratti dello Stadio del Turchese vicini a chi assiste alla gara. Però, siccome è successo in passato, è bene parlare di quello che può succedere in caso di fatti incresciosi il giorno della gara. Nell'87, quando la Pilarella sul quarto gavitello partì un attimo prima, alla prima a terra, arrivò di tutto a bordo. Umberto Amato mollò il reme, perchè un sasso gli rimbalzo sul ciglione. Sono passati 24 anni e in merito non si è preso nessun provvedimento per evitare certe cose. Cosa succederebbe se una bottiglietta tirata verso un guzzo colpisse un vogatore che si vede costretto a fermarsi e ad abbandonare? V'immaginate il caos tra nervosismo generale mischiato ai fumi dell'alcool. Si dovrebbe sospendere la corsa. E se la prognosi non fosse di 24 ore? Si rifarebbe il palio? E il protagonista della bravata rimarrebbe a piede libero come quelli che sganciarono il gavitello nel 99? Una soluzione ve la diciamo, almeno per non dire in futuro che è facile parlare a fatto compiuto. Installare almeno due telecamere, una sul molo che ripiglia la curva, una alla Pace che ripiglia il molo. Trovare e magari pagare una decina di persone tipo stadio che fungerebbero da stuart, ma in borghese. Liberi cittadini che si mischiano alla gente, ma che allo stesso tempo controllano. E retribuiti per quella mezz'ora (non sarebbe una spesa enorme). Le forze dell'ordine servirebbero a poco, anzi agiterebbero di più i rionali. Intanto il poter individuare i soggetti che rovinerebbero la festa sarebbe importante. Poi bisognerebbe attuare la responsabilità oggettiva del rione che paga se un rionale sgarra. Capiamo che con i briachi è difficile ragionare, ma magari intorno un malato ce ne sono cinque sani che sapendo a cosa si verrebbe incontro, due manate ce le danno. Abbiamo detto cose improbabili? Non si può sempre perare che tutto fili liscio. Invece di parlare dello Statuto ora, pensiamo a rendere la gara più sicura da eventuali teste vuote.
Paco Llorente