FICSF: ne siamo sempre convinti?
La nostra festa, iniziata come giornata ludica ferragostiana di è trasformata negli anni come una gara semi-professionistica. Molti giovani rinunciavano al lavoro stagionale e si sacrificavano per le speranze di un popolo. Naturalmente accontentati da qualche aiutino economico e alla ricerca di quella gloria sognata sin da bambini. In questo contesto, c'era la necessita di garantire il giusto cammino regolamentare. Quindi via libera ai controlli anti doping (diciamo un pò più seri, visto che già venivano eseguiti, ma "all'acqua di rose") e ad una giuria a mare che vedeva giudici federali intransigenti e soprattutto al di sopra delle parti. Cosa è avvenuto in questi anni? Per quanto riguarda la gara nessun episodio degno di nota se non il timone perso da Fiorenzo, i contacolpi vietati a bordo e il gavitello sganciato nel '99, ma prima della gara. L'antidoping ha invece portato i suoi frutti con controlli a sorpresa (anche se dopo 2-3 anni si è capito che il primo weekend di agosto era quello cerchiato in calendario) e controlli nel post-gara. Alcune squalifiche e provvedimenti disciplinari nei primi anni hanno abbassato il livello di guardia, soprattutto perchè non ci sono stati più casi di positività. Quest'anno però il caso di Maurizio Coccoluto sul tesseramento ha fatto tremare i nostri rapporti con la federazione. Questo perchè a fronte delle decisioni prese dall'Ente Palio in concerzione con il Sindaco, la federazione ha rimandato il tutto al Procuratore Federale che ad oggi (comunicazioni ufficiali non le abbiamo lette) non si è ancora espresso. Questo poteva essere ininfluente negli anni 70, quando un equipaggio poteva esser composto anche negli ultimi due mesi, ma nel 2011 è impensabile. La Pilarella avrebbe dovuto attendere la sentenza del Procuratore Sportivo e poi farsi l'equipaggio….
Ecco, di fronte questo esito che non va di pari passo con i tempi che la gara richiede, ci domandiamo: ma veramente la Federazione è indispensabile?
Bisognerebbe fermarci un attimo e riflettere tutti insieme. Se facciamo un sondaggio tra la popolazione siamo convinti che la stragrande maggioranza della gente non sia più daccordo sulla scelta intrapresa 15 anni fa. Naturalmente, vi diciamo anche il perchè:
- Giuria a mare: abbiamo visto tutti il modo con cui agli scivoli il giorno della gara si fanno i controlli per vedere se sotto le pedane ci sono dei pesi. Sorvoliamo. Ma anche il 13 agosto non sono mancate discussioni sui remi, evitabilissime se non fatte in piazza davanti a tutti. Allora non sarebbe uguale chiamare due gigliesi e due portercolesi (gli orbetellani li lasciamo dove sono) e fargli fare la giuria a mare? In quasi 60 anni di palio lo abbiamo fatto con le nostre forze e nonostante i pregiudizi siamo sempre andati avanti. Ricordando che ci sono stati momenti drammatici come lo scontro dei battelli del '78, la squalifica del Valle del '94 per lo sbaglio del gavitello, ecc.
- Antidoping: ci siamo informati se dei laboratori privati facciano lo stesso servizio che il CONI ci garantisce a Ferragosto? Se non sbagliamo prima l'Ente Palio, quando il Dott. Aliciccio era Medico della manifestazione, mandava le provette ad uno studio privato. Può essere fatta la stessa cosa, con le garanzie del caso? Se la risposta fosse un "no", preghiamo che venisse documentata, perchè i tempi sono cambiati e navigando 5 minuti in internet si conosce in un attimo come gira il mondo.
- Spese: non è messo questo punto come terzo e quindi come ordine d'importanza. Anzi, forse è il primo. Il Palio ha bisogno di soldi e non lo scopriamo oggi. I giudici federali che vengono il 13 e stanno tre giorni comportano delle spese. Spese a carico dell'Ente. E soprattutto l'antidoping. Se ci fosse la possibilità di eseguire gli stessi controlli con un laboratorio privato e spendere un pò di più, ma sempre di meno rispetto all'accoppiata soggiorno+giudici di ora, si risparmierebbe un pò con lo stesso risultato.
- Rispetto dello Statuto: anche se le pecche statuarie sono diventate un luogo comune, è anche vero che delle regole ci sono. Possibile che bisogna arrivare agli organi della giustizia sportiva ordinaria? Certo, se siamo affiliati al CONI. Ma se questo non fosse più, ci sarebbe l'Ente Palio che garantisce il rispetto delle regole. E se i rioni non fossero soddisfatti si potrebbero rivolgere a quel benedetto Collegio dei Probiviri che sarebbe garante al 100%. Cos'è? Un gruppo di persone che il Sindaco o il Consiglio Comunale fanno entrare in carica all'inizio di un mandato dell'Ente. Possono farne parte dei giuristi per esempio. In caso di controversie tra rioni ed ente o rioni e rioni, darebbero la sentenza definitiva. Non ci sembra una proposta clamorosamente difficile d'accontentare
Anche se questo è un sito pilarellaio, queste riflessioni dovrebbero essere accettate senza pregiudizi. Anche alla base di una sentenza federale che non è ancora arrivata. Sarebbe stato troppo facile gridare allo scandalo una volta essere stati colpiti dalla ghigliottina del CONI. Questo articolo esce ora quando i buoi non sono ancora scappati dalla stalla, ma è sempre bene controllare il cancello prima che ciò avvenga…