venerdì, Novembre 22, 2024
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Se ci fosse stato Neno

Ci sono degli episodi che rimangono idelebili e contraddistinguono il rapporto tra due parti. Vi ricordate la diatriba tra noi e Nazzareno Alocci, allora Comandante del Palio, di seguito Sindaco del Comune di Monte Argentario? Appena diventò il numero 1 del direttivo paliesco (siamo circa a fine '99) fece di tutto per ascoltare le parti in causa. Venivamo dal palio dello sganciamento del 4°gavitello e c'era il bisogno di regolarizzare certe cose. Il suo nuovo compito era iniziato nel migliore dei modi.

Una gaffe nel 2000 segnò quel palio. L'estrazione dei gavitelli iniziò senza aspettare la comunicazione della regolarità del campo di regata dalla giuria a mare. Cosa che fece imbestialire Pesante, ma con tutte le sue ragioni. Infatti l'estrazione venne ripetuta e noi della Pilarella dal 3° iniziale passammo al 4° gavitello. La cosa che ci piacque di quell'anno fu la sfilata. Argentario Vivo, che come ogni anno apre il corteo, si schierò sulla saliterra della Capitaneria di porto. I rioni girarono come al solito alla fine di Via del Molo e per la prima volta puntarono un occhio anche su quei vestiti, visti solo nelle foto e mai dal vivo. L'anno dopo ci fu un misunderstanding. Ad una riunione dell'Ente Palio venne affermato "Si farà come l'anno scorso, si gira alla Locandina". Chi capì solo la prima parte della frase, chi solo la seconda, fatto sta che i vertici dell'Ente Palio e di Argentario Vivo fecero muro proprio all'altezza del ristorante dopo Giulia, mentre noi credevamo di arrivare come 12 mesi prima fino in fondo al molo. Furono secondi molto confusi, dove volò qualche madonna e colpo di stronzo. I nostri rionali già dai balconi sopra Chiodo ci indicavano qualcosa che non stava andando nella giusta direzione. Ci fu un mezzo parapiglia. Da quel momento il nostro rapporto con Nazzareno Alocci è completamente cambiato. Anche quando Neno diventò Primo Cittadino l'astio non si era ancora sedato. Il discorso delle sedi rionali è stato duro e massacrante, ma alla fine, pur non potendo accontentari i fautori dell'iniziativa (Croce e Pilarella), venne dato un fondo al Valle e alla Fortezza. Noi pilarellai volevamo un contributo economico straordinario che potesse sopperire eventuali spese nell'affittare un magazzino. Niente. Anzi, in una riunione il Sindaco prese e se ne andò.
A distanza di anni, l'amministrazione è cambiata, chi siede nella sala dei bottoni è gente diversa, soprattutto con un passato da ex (madrina, capitano, timoniere, vogatore, presidente, tifoso accanito). Si sperava in un qualcosa di diverso sul fronte Palio, soprattutto nelle migliorie tecnico-organizzative. Ed invece al Sindaco sta più simpatica la Notte dei Pirati a Porto Ercole che il Palio a Ferragosto. Quello che è accaduto in questi giorni, con una soluzione finale che accontenta entrambe le parti, la dice lunga sull'interesse che il Comune riversa nel Palio.
E allora ci domandiamo "Quanto era peggio Neno?". Si, quando iniziava con il solito polpettone del monologo fiume, la gente si addormentava. Ma fino a prova contraria aver scritto dei libri sul Palio, è indice di attaccamento alla gara e alle nostre tradizioni. E non solo questo episodio. Su di lui ci stiamo ricredendo e gli chiediamo pubblicamente scusa. Fu quell'episodio della sfilata a far saltare i rapporti, ma ad oggi, di episodi dello stesso tipo,ogni anno ce ne stanno 4 o 5.
 
 
La redazione