Riflessioni di fine colonia
“Il Palio non è più quello di una volta”. “Le canzoni di Publio le sanno solo gli anziani”. “Una volta da pischelli facevamo le guerre contro quelli degli altri rioni”. Tutti luoghi comuni. Frasi dette e ridette solo per dar fiato alle trombe. Mai però abbinate ad un’idea, un’iniziativa capace di ricoinvolgere i rionali come una volta. Non bisognava andare tanto lontano per trovare una cosa simile, anche perchè non ci si inventa niente a questo mondo.
Non ho mai creduto all’esclusività della processione di Pasqua a mattina o della pagnottella di Natale. Cose belle a noi care, ma figlie di tradizioni popolari italiane molto più antiche del paesello nostro. Quindi bisognava guardarsi attorno e Siena faceva al caso nostro. Anche se a molti la corsa dei cavalli non piace (uno perchè ci sono degli animali di mezzo, due perchè rispetto al nostro palio dura un attimo) ci sono tradizioni e valori a noi distanti anni luce.
Non abbiamo una sede, ma non ci manca il mare. E soprattutto l’esperienza e la voglia di alcuni rionali di progettare qualcosa di veramente importante. Qui si rischia di nascere e crescere al Pozzarello o al Valle, essere della Pilarella, e non aver mai visto il maialino al Siluripedio o l’ex asilo degli Ebrei. Quando magari noi da piccoli il maialino lo cavalcavamo o giocavamo a nascondino dentro il grande edificio bianco sopra il Moletto.
Ci siamo messi intorno ad un tavolo e abbiamo buttato giù l’idea che avevamo. Le famiglie ci hanno sostenuto, non tutte, ma era ovvio visto che le novità spesso sono difficili da metabolizzarle. Dopo due settimane di colonia, 10 giorni effettivi, 80 ore di pratica, possiamo orgogliosamente dichiarare che ci siamo riusciti. E quind, alla fine di questa avventura, vorrei ringraziare chi è stato attore protagonista, sperando di non dimenticarmi nessuno.
A Silvia. Braccio operante della colonia. Con tanta esperienza da vendere in campi scuola e attività parrocchiali. Con lei non sono serviti tanti discorsi. Ci siamo capiti al volo ed abbiamo messo in pratica le idee che avevamo. Sarà lei nei prossimi anni il riferimento rionale di questo progetto work in progress.
Ad Alessandra. Anello di congiunzione tra gli sponsor e l’organizzazione stessa. Colei “che apparecchiava” e cioè pianificava i pasti, pranzi e merende, non facendoci mai mancare niente, adeguandoci alle situazioni in alcuni casi. Un supporto fondamentale in momenti in cui chi era impegnato sul campo non poteva pensare ad altro.
A Giuseppe. Nel rione abbiamo diversi giovani artisti e Peppe è uno di questi. Ha seguito i bimbi in diversi lavori, soprattutto quelli che avevano a che fare con apis e pennarelli. Per la storia, il primo docente di cattedra pilarellaia, con la speranza che ne vengano degli altri.
A Gianfilippo, Emanuela, Veronica, Alessio e Maria Chiara. Pilarellai grandicelli, impegnati con lo studio universitario o il lavoro. Hanno saputo ritagliarsi il tempo per venire a dare una mano. E il loro apporto è stato consistente in tutti i sensi, spesso prendendo la situazione in mano nei momenti di difficoltà.
A Gioia, Arianna, Carlotta, Matilde, Valeria, Maria, Benedetta, Marta. Troppo grandi per partecipare, troppo piccole per essere responsabili del gruppo. Ma sono sempre servite in tutte le situazioni. Anche perchè i bimbi riescono ad avere più feeling con chi ha pochi anni più di loro.
Alle famiglie. Hanno creduto in questo progetto e ci hanno sostenuto sempre. I complimenti sono stati tanti, ma noi guardiamo oltre per migliorare il prodotto negli anni venturi. L’importante è che se ne parli bene soprattutto con chi non c’era. E comunque gli abbiamo dato un pò di libertà dalle 10 alle 18, che non è poco.
A Melissa, Paolo, Lorenzo B., Federico C., Raffaele, Francesco O., Francesco P., Tommaso, Filippo, Azzurra, Lorenzo C., Federico M., Angelica, Marica, Samuele, Stella, Elena, Veronica e Leonardo. 19 angioletti pilarellai che da oggi sanno cantare le canzoni di Publio, disegnare un anfora ed un delfino, intrecciare i cordini. Il nostro futuro.
A Michele, Franca, Zoraido, Ines, Peppe ed Elio. Pilarellai non più giovanissimi, ma con tante storie da raccontare ed esperienza da vendere. I bimbi hanno conosciuto dei personaggi importanti che hanno fatto la storia del palio e del rione. Viceversa, negli occhi dei più grandi, un pizzico di gioventù e di esser tornati indietro nel tempo.
Agli sponsor. Gli stabilimenti balneari del Moletto e della Caletta, alle attività commerciali quali Gigetto, Giulia, Grottino, Sconcilio, Zirio, Barracuda. Grazie al loro apporto e disponibilità le cose sono riuscite ancora meglio. Un binomio importante senza il quale sarebbe stato impossibile andare avanti.
Alla Consiglio di Circolo della scuola del Pianetto. Non è stato semplice ricevere le giuste autorizzazioni, ma lo spirito della colonia è stato subito recepito. Avere un’aula, servizi e un cortile dove giocare era di primaria importanza.
Al direttivo rionale. Ha creduto nell’evento e ha sostenuto il tutto dall’idea agli eventi che si susseguivano. Importanti alcuni colloqui di qualche nostro consigliere nel migliorare l’iniziativa.
Al Capitano. La spinta ce l’hai data te da lassù…
Claudio Busonero