Parlano i protagonisti (2) – Gianmarco Russo
Gianmarco Russo è il nostro capovoga. Giovane di belle speranze, chiamato ad un salto di qualità nella gara di Ferragosto. A 25 anni si ha quella maturità che tutti richiedono a bordo del proprio guzzo, un età giusta per dare il meglio di se e rimanere sulla breccia per diverso tempo. Questo sarà per lui il quarto palio di fila, anche se nel 2014 il debutto fu sfortunato visto che la gara durò solamente 800 metri per la sua Croce.
Comunque quarto anno senza mai fermarsi con gli allenamenti e un miglioramento fisico che sta ancora progredendo. “Già , 4 anni di fila… Ogni anno un passetto, una presa di coscienza in più che per vincere ci voleva ben altro… Ho incontrato più difficoltà di quello che pensavo, anche per via della Fortezza che ha un metodo valido e quindi vince ogni anno… In questi 4 anni sono sempre stato uno di quelli che lo sentiva di più il palio e che indubbiamente si impegnava di più… Negli anni sentendo l’amaro sapore della sconfitta ho maturato una forza interiore e tanta, tanta, tanta voglia di riscatto e quindi il mio stimolo per vincere sono 4 anni di sconfitte e di lezioni pagate amaramente”. Un reme importante quello del capovoga, soprattutto in famiglia. (ricordiamo il babbo Franco vincitore di due palii con la Pilarella nel ’95 e nel ’97), nonostante il debutto sia avvenuto al terzo reme e il secondo anno sempre con la Croce nel 2015 la panca di primo reme venne occupata solo a pochi giorni da Ferragosto. Per uno che detta i tempi a bordo non può passare inosservata la figura di Gabriele Solari e del suo modo d’interpretare il palio in questi anni. “Essendo stato il capovoga con più vittorie, penso che bisogna imparare qualcosa da Gabriele Solari o quantomeno da chi ha lavorato tanti anni con lui… Sono contrario a idolatrarlo e imitarlo più di tanto, poiché ognuno ha un suo stile e si esprime atleticamente in maniera diversa…”. A distanza di un anno, stesso gruppo che non è cambiato di una virgola. Ci sono stati degli accorgimenti per il discorso preparazione, ma è sempre tanta la voglia di dimostrare il proprio valore nonostante nel 2016 non siamo riusciti ad esprimerlo pienamente. “Quest’anno ci si conosce meglio, il gruppo è più compatto e c’è anche molta più preparazione tecnica… Ma anche fisicamente siamo messi molto meglio e pronti ad affrontare distanze più lunghe”. La Fortezza è l’armo da battere e non sarà per niente facile provare a scansarlo dal gradino più alto del podio. Noi ci proviamo come sempre, con la speranza che tutto fili nel verso giusto. Ed ovviamente puntando parecchio sui nostri punti di forza… “Molto raramente nella storia del palio si è visto un gruppo che per un anno intero ha lavorato sodo e dopo un’amara sconfitta ha deciso di non sciogliersi ma di continuare. Abbiamo acquisito consapevolezza degli errori grossolani di tecnica e preparazione. Il nostro punto di forza è che abbiamo capito come NON fare, di conseguenza siamo più vicini a cosa è necessario fare per vincere…”. Anche per quest’anno le aspettative e le speranze ci sono tutte. Come potete cogliere dalle parole di Gianmarco non manca di certo la voglia di fare bene e la consapevolezza di poter dare il massimo in ogni situazione. Da qui a Ferragosto ci sono ancora 4 mesi e 1/2 e molta acqua ancora passerà sotto i ponti. Noi non abbiamo furia e cercheremo di migliorare giorno dopo giorno…