lunedì, Novembre 25, 2024
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Uno strano vallaiolo

Tutto ebbe inizio subito dopo il palio del 2009, stanchi di non vincere per ben 11 anni consecutivi, consapevoli di non essere stati coraggiosi fino in fondo nel volere cambiare radicalmente equipaggio, tipo di voga e preparatore. 

 

E’ qui che venne fuori il vero “Neno”, stufo di vedere ogni anno la sua famiglia delusa dall’ennesima sconfitta della Pilarella. 

Fu così che pensò: ”Al diavolo tutto!”, tutto quello che era elemento di continuità con la passata dirigenza, resosi conto che non era quello il modo di arrivare alla vittoria. 

Trovò subito un alleato, uno che pensava la stessa cosa. 

Un “pilarellaio” e un “vallaiolo” insieme. In sostanza una pazzia!

Un vallaiolo, da anni ed anni alla Pilarella, una casa in via del Molo, moglie e figli pilarellai veri, di quelli che sotto il comune, comunque vadano le cose, ci sono.

E così Neno si è messo a disposizione del rione. 

Mi ricordo ancora le sue parole: ”Voglio fare qualcosa per la Pilarella, la voglio far vincere per la gioia dei miei figli”. Solo chi lo conosce sa quanto è determinato nel voler raggiungere l’obiettivo prefissato.

Bisognava cambiare qualcosa, e questo in parte lo aveva già fatto assieme al nuovo direttivo due anni prima: ricreare una credibilità del rione e del direttivo. Ricordo che era “guerra” con tutti. Era persino difficile trovare un po’ di sego per gli scalmi, figuriamoci trovare qualcuno che volesse venire a fare il palio per noi. 

Bisognava tornare a essere un rione credibile, rispettato; un rione che non poteva essere contro tutti, fare sempre muro contro muro.

Siamo riusciti così ad avere, grazie soprattutto a Neno, vogatori come Maurizio il Cucchione, Alessio Schiano, Mario Basler, un timoniere come Corrado Lo Speziale, riconfermando soltanto del vecchio equipaggio uno dei fratelli Casalini. 

E quella mitica festa sulla barca in via del Molo! Anche quella fu per gran parte merito suo. 

Ed ecco finalmente quella vittoria tanto voluta nel 2010, dopo ben 12 anni.

Un vallaiolo, o come fu scritto nella lista delle candidature per le elezioni cui partecipò la prima volta, un “non pilarellaio” con un pezzo di cuore bianco-rosso-blu, che ha fatto per il rione molto di più di tanti pilarellai, con le maggiori difficoltà incontrate per non essere a tutti gli effetti un contradaiolo.

Siamo ormai giunti al palio 2013, Claudio non c’è più e Neno seppur, con un po’ di smarrimento iniziale, ha mantenuto il suo impegno verso questo rione. Insieme a Paolo e Alfredo è uno degli addetti all’equipaggio ed ha fortemente creduto in questo equipaggio che fino ad oggi si è allenato con serietà ed impegno, tanto da dimostrare in questi giorni di essere in piena forma.

Quest’anno una responsabilità in più, quella di avere a bordo suo figlio Marco, che, con incredulità di molti, ha dimostrato una serietà esemplare. 

Caro Neno, anche se hai perso un amico fisicamente, credo come te, che si può percepire ancora la sua vicinanza.

Sono sicura che devi continuare sulla strada che avete intrapreso insieme, imparare dagli errori ed avere il coraggio di cambiare ed andare avanti. Di non perdere quell’obiettivo prefissato insieme a tutto il direttivo che ha come filo conduttore il bene del rione, il sano agonismo, non la ceca presunzione di fare sempre bene per il solo fatto di essere pilarellai ma, obiettività.

Anche i pilarellai hanno bisogno di un vallaiolo un po’ strano come te!

Grazie Nazzareno, a nome della Pilarella, per il tuo impegno, comunque vada.

 

Claudia Casalini Mazzetti