Spettacolari, ma non basta
Quando perdi un palio e arrivi secondo, non sempre riesci a fare una gara più che sufficiente. Lo scorso anno ci mettemmo sui 25 minuti e non fu un gran tempo, nonostante l’esordio di almeno tre ragazzi. Contro questa Fortezza che conquista la sua terza Coppa D’Oro con il miglior tempo della storia del palio, 24 e 13, qualsiasi altra performance passerebbe in secondo piano. Ed invece se andiamo a vedere il cronometro dei nostri ragazzi il 24 e 25 sfornato dalla Ronca e compagni è tra le prestazioni più esaltanti di tutti i tempi.
Basti pensare che nel 2010 quando vincemmo alla grande segnammo un 24 e 37. Lode a Stefano Guzzon, Thomas Palmerini, Leonardo Perillo, Marco Orsini e Marco Berogna, uno degli equipaggi più forti di tutti i tempi. Nessuno può dire il contrario, nessuno può scalfire una prestazione spettacolare. Peccato che sul quarto gavitello quest’anno c’è stato l’armo che ha scritto la leggenda del Palio Marinaro. Contro questo Gabriele Solari bisogna solo sperare nell’età e nella perdita di stimoli, cosa ancora molto lontana soprattutto nel futuro immediato. E’ lui l’anima della Fortezza, come lo era Angioletto, Cucchione e Toretto nei guzzi dei decenni precedenti.
L’amarezza è tanta, perchè abbiamo fatto un gran lavoro e non abbiamo sbagliato nulla. Siamo migliorati tantissimo, ma non è bastato. La Pilarella c’è e questi ragazzi sono un gruppo d’oro che non possiamo farcelo strappare da chicchessia. Blindarli e continuare su questa strada. E magari un domani potremo diventare ciò che la Fortezza è diventata dall’inizio de nuovo millennio dopo buoni piazzamenti come stiamo facendo noi in questi anni.
“La Pilarella è il rione che amiamo, di tutto il resto ce ne freghiamo”