venerdì, Novembre 22, 2024
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Il favorito del 2008 è innominabile

Guardiamoci attorno. Possibile che la Fortezza quest'anno sia più forte degli altri? Gira e rigira senza Basler, con a bordo il vincitore del Palietto che non farà il capovoga e Cucchione con un anno in più sul groppone. Insomma tutto fa ben sperare per gli altri tre. Anche chi si è svegliato stamani ed ha scoperto i remergometri. Fino a ieri a pensare il contrario. Ma chi aveva la fascia non c'è più, cosi come

chi doveva far lavorare l'equipaggio. Oramai è storia passata. Archivio palistico tra la seconda metà dei novanta e la prima metà di questo decennio. Sarà difficile che un armo come quello spretato riesca ad andare più in la del terzo posto. Difficile perchè i tempi in vasca sono quelli e a 35 anni non è semplice cambiare totalmente impostazione tecnica. Ed il fisico è in fase calante. Sarà un anno di passaggio. Magari sperando di salvarne 2-3 per poi migliorare l'anno dopo. Ma per la vittoria subito, cari spretati, mettetevi l'anima in pace. Discorso differente per noi e i puzzolosi. La mia Pilarella ha confermato tutti. Non poteva fare altrimenti. L'età media dice che si può ancora migliorare, anche se Andrea è anche lui sui 35. Ma l'equipaggio è più giovane di quelli della chiesa e i margini di miglioramento dei tre a bordo sono consistenti. Se Metrano mantenesse gli standard di questi ultimi anni non è che ci si discosti poi così tanto dai contadini. Discorso puzzolosi. Matteone si è tirato fuori. Prima di lui Daniele della Formica. I cambi sono stati automatici: Giacomo fratello di Daniele, e il cugino Alessio. Si sa che chi vince mantiene un ruolo da protagonista nei cuori dei rionali e i due tre anni fa, ma con il Cucchione a bordo, sventolarono quei cavolo di colori su in Comune. Anagraficamente un equipaggio simile al nostro: un '88, due '85, un '75, mentre noi schieriamo un '88, un '85, un '83, un '73. Sarà un altro palio dove tra pilarellai e puzzolosi ci si sentirà forti delle scelte prese dai direttivi rionali. Un discorso a parte per Michele Cicchetto. Il timoniere più vittorioso della storia del Palio torna al suo posto. Riprende il biagio, lo spolvera di naflatina e si sistema a poppa della cara Croce, rione della prima Coppa D'Oro. Si sa che Michele è di tutti: nato alla Pilarella, vive alla Fortezza, tre successi di fila negli altri due. Amico di tutti. Ma doveva dire stop. La scelta di Umberto è discutibile. Si sa che non posono vincere quest'anno, ma che possono iniziare a ricostrurie. Però non con un timoniere settantenne. Per quanto riguarda chi è fuori e sta alla finestra in attesa di buche e contro buche non si può non mensionare la Ronca, Pisellone e qualche giovane subito scartato. Non diamo per scontato che questi equipaggi arrivino ad agosto. Può sempre succedere di tutto. Una cosa è certa: le previsioni danno un favorito, un solo rione che solo a citarlo mi vengono i conati. Come ha detto Nanni, aspettiamoci un invasione di infradito e calcagni spaccati. Sono loro i fenomeni del paese, senza i quali Ferrragosto non avrebbe senso. Danno quel tocco di napoletanità impareggiabile ed ineguagliabile. Puzzolosi, siete avvisati. Se quest'anno in comune non alzate lo stendardo, fateci il piacere di rimanervene dalle vostre parte fino alla fine del mese di agosto. Stiamo tanto bene da soli alla Pilarella.

Paco Llorente