domenica, Novembre 24, 2024
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Il nostro “cavallo marino”

La LAV ogni anno torna alla carica. Siena è il bersaglio favorito, vuoi perchè ogni tanto qualche cavallo si azzoppa, vuoi perchè l'interesse dell'evento palio arriva a livelli mondiali. Quindi quale miglior occasione per "dare in testa". La cosa che puntualmente viene omessa è il rapporto tra i contradaioli e l'animale cavallo. Ebbene chi ha potuto vivere e studiare a Siena sa che il barbero è considerato come un dio sceso in terra. Massima attenzione alla stalla e grande rispetto per il quadrupete.

Quando si va o si torna dalla piazza, massimo rispetto. Una foto scattata con il flash proprio d'avanti alla bestia potrebbe essere letale all'autore dello scatto. Insomma il cavallo è sacro. Mi è capitato di scendere sulla pista unattimo dopo la carriera. Di fronte un cavallo azzoppato, scene drammatiche, uno strazio totale. Si evinceva che non era uno sconforto collettivo dato dalla sconfitta, ma una tristezza assoluta che assaliva tutti i contradaioli nel vedere il proprio barbero in quelle condizioni. E' capitato anche che i giorni prima della gara il veterinario dia parere negativo dopo una caduta durante una prova, e quindi la rinuncia a partecipare per quel palio: in questo caso è veramente un lutto totale. Di tutta la città.

Equiparare i nostri guzzi ai cavalli di Siena è impensabile. Le due realtà non si avvicinano minimamente. Ma un certo legame c'è ed è vivo int utti i santostefanesi. Intanto anche noi abbiamo un assegnazione dei battelli a metà luglio. Una cerimonia a cui diamo una notevole importanza e che ci mette nelle condizioni di responsabilizzarci di un battello da li alla gara di ferragosto. La barca non è un animale, ma come tutte lec ose ha bisogno di cure che nascono dalla passione, dal forte legame che ci unisce alla gara che dal 1937 ci vede festeggiare o disperarsi sotto il palazzo municipale. Quello che avviene il 13 alle 7 di sera per "l'arriboccamento"dei guzzi e i lavori di manutenzione della mattina seguente non hanno riscontri paragonabili in tutte le altre località marinare toscane. Per degli scalmi segati la notte della vigilia dell'84 ci fu un pandemonio, tanto per fare un esempio.

Ora la notizia dell'incidente avvenuto al Maestrale ha creato uno sconforto generale. Cose che possono succedere, purtroppo, anche se non si capisce come possano avvenire, perchè certe operazioni devono essere eseguite con la massima responsabilità. Una persona di Porto Ercole che conosco mi disse che qualche anno fa rischiò di perdere un occhio, perchè le operazioni di varo dei guzzi vennero fatte in fretta e furia; l'operaio di turno doveva tornare in paese in quanto aveva da fare (!!!). Dalle ultime notizie sembra che la faccenda vada a buon fine e che si riesca ad avere i guzzi per la consegna. Un suggerimento che posso dare, anche se so che tutti lo ritengano scontato, è quello di posticipare la consegna nel caso tutti e quattro i guzzi non siano nelle stesse condizioni strutturali. Meglio 4-5 giorni in meno di allenamento, ma con la possibilità per tutti e quattro i rioni di avere i guzzi similari, invece di fare le corse e poi avere le solite polemiche perchè "il mio fa acqua o che va storto."

Naturalmente non posso esimermi dal fare un commento di chi amministra. Che i guzzi debbano essere fatti nuovi non si discute. Il Sindaco è un ex paliante, il sottoscritto che è assessore è stato Capitano per quattro anni per il proprio rione, il delegato al Palio ha avuto diverse cariche nel Valle, cis ono tre delegati attualmente Capitani rionali. Chi meglio dell'amministrazione uscente può essere garante del Palio Marinaro? Sfido chiunque a dimostrare il contrario. A settembre se ne riparlerà, ma nel modo più concreto possibile, perchè in questi anni di parole al vento ne ho sentite tante. Intanto quest'anno verrà elargito un contributo straordinario per ricoprire le spese di tale danno e garantisco che il contributo annuale non sarà toccato per niente.

Come diceva qualcuno tempo fa: VIVA IL PALIO, VIVA PORTO SANTOSTEFANO……. Ma in questo ambiente mi piace più essere schierato. FORZA PILARELLA, LEVAMOLI STA CAVOLO DI COPPA D'ORO!