“Pronto, so’ Francesco”
La canzone era dei Rondò Veneziano. Inconfondibile. Non mi è riuscito però ancora di capire il titolo. L'altro giorno sono anche andato sul sito del gruppo musicale ad ascoltare le varie tracce di tutti gli album, ma niente. Insomma, quello stacchetto famoso ogni mattina faceva da sigla alla trasmissione "Pale a Prua, voga voga" che dalla fine degli anni '80 all'inizio dei '90 teneva le orecchie di centinatia di santostefanesi
incollate sulle frequenza di Nova Radio Argentario. Una canzoncina martellante che non solo faceva da sigla finale ed inziale, ma spesso faceva da sottofondo alle parole di Amerigo. Molto probabilmente è stata proprio questa trasmissione a darmi lo spunto per la realizzazione della Gazzetta del Palio che rimpiazzò in parte la mancanza di un punto di riferimento paliesco negli anni a seguire. Ora ci sono i siti rionali e nonostante ci sia il bisogno di leggere qualcosa su un pezzo di carta o di ascoltare le voci dei protagonisti alla radio, avviene quella continuità che ci fa ben sperare in un futuro prossimo. Ma torniamo a "Pale a Prua, voga voga". Ne ho sempre qualche puntata registrata su musicassetta. Me le tengo li ben custodite. Per chi è giovane di età o per chi non seguiva Nova Radio, vi racconto come era una puntata tipo. Veniva preso un rione, si raccontava un pò di tutto tipo confini, territorio, e poi s'iniziava con la sfilza di palii disputati, piazzamenti, guzzi assegnati, capitani, ecc. Affiancate alle notizie che venivano dettate dall'ottimo Amerigo Loffredo, voce inconfondibile alla Bruno Pizzul, andavano in onda le interviste ai protagonisti. Qualche sfondone, la solita calata dialettale, ma tanta genuinità. E naturalmente le solite zizzagne che per la prima volta venivano ascoltate dal vivo. Si può tranquillamente affermare che Nova Radio ha dato un nuovo input a tutto quello che ruota nel mondo del Palio. Grazie a questa iniziativa s'iniziava ad entrare nelle case non più per sentito dire. Una nuova era della comunicazione palio-paesano stava sorgendo e tanti santostefanesi se ne stavano li a sentire l'ospite di turno. Ogni anno la puntata finale era un grande quiz a premi. Sulle notizie date nei giorni precedenti venivano fatte delle domande agli ascoltatori del tipo quale fosse il capitano del rione x nell'anno x, quanto si piazzò e su che battello. Un anno il vincitore finale fu Francesco Capitani, uno dei cuochi del Veliero. Quello con la barba, per intenderci, che iniziò la carriera cinematografica in Sgarbizer nel ruolo del prete che uccise, involontariamente, il neonato di Vinizius proprio durante le fasi del parto. Vinse lui perchè credo in casa sua si bloccava tutto. Lui rispondeva con il classico "Pronto so Francesco", voce da pischello di 10 anni circa e con dietro tutta la famiglia pronta a dare il suggerimento del caso. Come ciliegina sulla torta a questo grande sforzo organizzativo dell'emittente parrochiale non poteva mancare il Palio in diretta. Ma questa è un altra storia che vi racconteremo più avanti, perchè di episodi curiosi e clamorosi sulla diretta del 15 ce ne sono a decine….