Soffrire in silenzio…
Per me, ripeto (è un mio punto di vista), è andata a farsi benedire. Se facciamo sempre riferimento a Siena facciamo riferimento anche al grande business che la circonda… Se per vedere la gara in Piazza del Campo si affittano i balconi per migliaia di euro noi neanche percepiamo il minimo contributo del turista, anche perchè i soliti ubriaconi che fanno girare il soldo dentro i bar siamo solo ed unicamente noi rionali. E se non c'era l'alcol nel Palio allora era già finito… Altrimenti chi faceva vedere tutta questa pazzia ai nostri piccoli rionali? C'è anche chi si "scianguina" volontariamente nella propria ubriachezza, e nessuno glielo vieta di farlo per il proprio rione (o forse per se stessi e la propria incoerenza mentale) come inseguire a proprio scapito la corsa dei tori a Pamplona. Comunque per tutti quei turisti che non hanno compreso e vogliono venire a S.Stefano non ci vorrebbe niente a far pagare a questi turisti un minimo compenso del tipo (la sparo lì) 3 euro per farli entrare ad assistere il nostro palio, almeno si eviterebbe di litigare per fare i famosi accatti, e la parola accatto non è che sia una delle più belle anche se è tradizione. Comunque questo sarebbe possibile solamente se si riparte da capo, se ci fosse un qualcuno al di sopra di tutto che sia veramente competente, di far conoscere il palio al mondo, di far entrare un vero business degno di una tradizione senza pari, senza vedere questa delusione collettiva che faccia crollare le fondamenta di una tradizione che dura sin dal 1600. Beh, i pilastri portanti penso che siano già stati incrinati…
– Un manifesto del palio che non rappresenta nessun rione e nemmeno nessuna tradizione…
– Un capitano che in aiuto di campagne elettorali si permette di dire "Novelli Bambocci che hanno bisogno di una tata" ad una associazione di giovani ragazzi in volontariato…
– Una tradizione non pubblicizzata e non valorizzata a dovere in Italia e soprattutto nel mondo…
– I Rioni che fanno le cariche per poi menarsi…
– Paliacci, palini e "palliosi"…
– Cerimonie d'apertura sempre nella stessa maniera alla "mea culpa"
– Niente sfottò sui siti rionali…
– Niente gavettoni…
– Niente civismo…
Datemi del pazzo, ma nel 2005 l'entusiasmo che avevo per costruire un carro della Pilarella in soli 10 giorni lungo 5 metri e alto 3 ora come ora non lo farei neanche se provassero a pagarmi…
Ma forse, in fondo in fondo, visto che in questo mondo non si fa niente per niente, se ci fosse il business magari ci sarebbe quell'impegno che sta andando a spegnersi, o magari il business c'è ma non si impegna nessuno…
Può darsi anche che il palio sia in ginocchio per la famosa situazione turistica ma questo è improbabile…
Mi spiace, ma io mi tiro fuori, gli altri anni soffrivo in silenzio da bravo rionale, quest'anno no. Mi tiro fuori. Con tutto il bene che voglio ai ragazzi che sono più che sicuro che vogheranno con il cuore per il mio rione.
Sinceramente
Mark Merenda.
P.S. Sogno un paese dove dei rioni si incazzino veramente sul serio, sogno un potenziale che non vada sprecato… Ma la realtà purtroppo e questa, sempre, secondo me.