Lettera aperta di Divulsi
Dal 1989 ad oggi questo è il mio nono titolo da allenatore, e badate bene, vinti in tutte le specialità senior-junior-ragazzi e femminile (3 singolo – 3 doppio – 1 quattro di punta – 1 quattro di coppia – 1 gozzo). Solo nell'ultimo anno, dal 2007 ad oggi, ai campionati italiani ho vinto 5 bronzi – un argento – un oro. Eppure nel nostro Rione c'è chi continua a mettere in discussione i miei metodi di allenamento e le mie qualità tecniche.
Molti dirigenti continuano ad ascoltare le decine di "pseudointenditori" che abitano P.S.Stefano e che parlano di altezze metacentriche e si fanno confondere la testa su mani su e mani giù. Le leggi fisiche che governano lo scivolamento delle barche nell'acqua sono le stesse in tutto il mondo e per tutte le imbarcazioni. Le leggi fisiologiche/biomeccaniche che governano i processi di allenamento sono le stesse in tutto il mondo ma i programmi variano da atleta ad atleta perchè ogni organismo ha i suoi tempi di risposta, e qui sta la capacità di un allenatore che è quella di saper differenziare gli allenamenti, di anno in anno, per seguire lo sviluppo individuale e non cadere nella monotonia. In tre anni che lavoro con voi non ho mai fatto un programma di allenamento uguale all'altro, non perchè sono confuso, ma bensì perchè ho seguito l'evolversi degli atleti e tanto è vero che i loro valori sono sempre migliorati nel tempo. E la riprova di quanto dico l'avete in Metrano, atleta che nonostante l'età continua a migliorarsi di anno in anno. Qualcuno dice che il rione Croce con pochi mesi di allenamento è arrivato vicino a noi e quindi che cosa serve allenarsi un anno? Questi sono stati i tempi del Palio 2008 per chi ha la memoria corta :
FORTEZZA 24'49''
PILARELLA 25'06''
CROCE 25'31''
VALLE 25'36''
Come vedete ci sono stati ben 30'' secondi tra noi ed il Valle e 25'' alla Croce….. ecco dove sta la differenza di un anno di lavoro contro i due mesi di lavoro. Lo so che Conta solo chi vince e su questo sono daccordo con voi. Ho sempre detto che per costruire una squadra vincente che possa durare nel tempo ci vogliono tre/quattro anni di lavoro, la necessità di un ambiente sereno al contorno ed i "cavalli" giusti.
Per quanto io possa essere bravo l'unica cosa che posso garantire è quella di portare l'atleta al massimo delle sue possibilità e se il massimo delle sue possibilità coincidono con la migliore prestazione del mondo egli diventerà campione del mondo, ma se nel suo patrimonio genetico non c'è scritto questo egli non lo diventerà mai un campione. Io non posso cambiare con metodi leciti il corso della natura (di quelli illeciti neanche a parlarne), chi è atleta lo ha scritto nel suo patrimonio genetico. Io posso solo tirare fuori il meglio da ogni atleta. L'allenatore "caprone" è quello che pur avendo a disposizione dei campioni non riesce a portarli al massimo delle loro capacità.
La Pilarella non ha nessun obbligo nei miei confronti se non quello della chiarezza e del rispetto reciproco perchè devo modulare i miei impegni per il 2009. Se i dirigenti ritengono che qualcun altro sia il tecnico giusto per il bene del Rione ben venga e, se risulterà vincente, da pilarellaio non potrò che esserne io il primo a gioire. Mi dispiacerebbe rimanere ad allenare la Pilarella solo perchè se non ci sono io i vogatori se ne vanno ad altri Rioni ed in qualche modo i dirigenti si sentono "costretti" a tenermi. Questo non lo accetto.
Perdonatemi lo sfogo.
Roberto