domenica, Novembre 24, 2024
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Da Bruno a Samuel: tutti i nipoti di Nonna Pazza e Zì Carminiello

Come scrive lo storico Riccardo Manzoni nel saggio "Pirarellai", Carmine e Vincenza Della Monaca giunsero da Napoli a Porto Santo Stefano dopo una breve sosta a Porto Ercole, verso la metà dell'800. Abitavano in un basso della vecchia piazzetta, tra Via Cappellini e i Cannoni. Lui pescatore, lei commerciava brillanti. Il magazzino era pieno di icone sacre e santini raffiguranti il Sacro Cuore, la Madonna di Pompei e naturalmente il Santo (Gennaro) a cui erano molto devoti.

Con loro arrivarono sei figli, due femmine e quattro maschi. Inoltre altre due femmine si erano fermate una a Porto Ercole, l'altra a Civitavecchia dove si erano felicemente sposate. Si dice inoltre che altre due figlie erano rimaste a Napoli e si erano fatte suore. L'unico figlio nato a Porto Santo Sstefano era l'ultimo, Augusto. Al tempo il giorno di Ferragosto si facevano alcune gare remiere con il contorno di alcune feste folckloristiche. Ma il palio vero e proprio era lontano a venire. Ancora nessuno sapeva che proprio da questa coppia venuta da lontano sarebbero nati numerosi vogatori che avrebbero fatto la Storia della manifestazione, riempiendone l'Albo d'Oro. Ad oggi sono ben 25 le edizioni vinte dai discendenti della famiglia Della Monaca e ben 10 con il rione Pilarella. La regata fu regolamentata nel 1937, e al tempo eravamo già arrivati alla terza ed in alcuni casi quarta generazione. Il primo a vincere fu Bruno, il figlio di Augusto e quindi nipote in prima di Carminiello e Vincenza. Vinse con il rione Pilarella nel '45 '46 '47. A seguire Gabriello, nato da una figlia di Francesco (Ciccio) Della Monaca e di Adulio Galatolo, Zanna. Era quindi sbinnipote della coppia, e componente della quarta generazione. Gabriello vinse con la Croce nel '49 '50 '53, e nel '52 con la Pilarella fu il protagonista insieme a Pietro il Pilombo, della famosa indigestione di cavatelli, che dopo un dominio assoluto ci vide al ritiro. Come Gabriello i fratelli Stefano detto Nino, che con i nostri colori vinse nel '60 e nel '63, Luigi "Lalli" '64 sempre con la Pilarella e Santi che nel '66 vinse con il Valle il primo anno della Coppa d'oro e nel '70 con noi. Nel '70, non era l'unico nipote di Nonna Pazza a bordo alla Pilarella. Con lui c'erano anche i cugini, figlia di Zia Felice, Franco e Pietro Bocchia. Franco vinse anche nel '64, sempre con la Pilarella. Siamo negli anni '70, ed è d'obbligo aprire una parentesi extra palio, per ricordare due altri "fenomeni" sportivi discendenti della coppia Della Monaca. Sto parlando di Schiano Adorno figlio di Fernanda, a sua volta figlia di Rosina e Mamiliano Castriconi. Rosina era la figlia di Carmine e Vincenza. L'altro era Renzo Loffredo nipote di Augusto ultimogenito della coppia. Dei due, mai troppo rimpianti, atleti formidabili, si è gia' parlato altre volte su questo sito, quindi non voglio ripetermi. Con Nazzareno Bausani si entra nella quinta generazione. E' il figlio di una figlia del figlio di Santi (Ciccio) Della Monaca di cui all'inzio. Neno ha gareggiato con tutti i rioni vincendo con Croce '69 '79 , Fortezza '73 '87 '88 e Valle '82 '83. Con noi gareggiò nel '72 arrivando secondo. Sempre della quinta generazione è Daniele Galatolo, figlio di Stefano che nel '93 '94 e '96 vinse con la Croce. L'ultimo della quinta generazione a vincere è Stefano Galatolo, figlio di Luigi, che con il Valle vinse nel 2001. Oggi siamo alla sesta generazione con Samuel Moriani, un pronipote di Francesco Della Monaca. Si sa che i tempi passano. I cristiani si mischiano. Samuel è vallaiolo. Con il valle ha disputato due palii senza fortuna. Ma ora è a bordo al guzzo della Pilarella. E' come se si sia ritornati al punto di partenza. Da Bruno a Samuel. Non ci resta che sperare, e ripetere quelle parole che ogni sera al suono dell' Ave Maria seduta davanti a 'u vrasier (il braciere) Nonna Pazza diceva:

"Pe lu Pate, e lu Figlie e lu Spiritussante"

' a ghianara