Buio e luna piena: Portabandiera? Non servono più
Ora si che mi sento un giornalista opinionista con i controcazzi. Uno come Ferrara, Bocca, Scalfari, Feltri, Montanelli, Brera, Mura… Uno che i suoi articoli li fa a getto, non perché il Direttore del giornale glielo ordina. Quando chi dirige questa testata, o testucola, mi ha chiamato la scorsa settimana per dirmi:
“Ma che fai? Vuoi scrivere qualcosa su quello che succede nel rione? C’è parecchia carne al fuoco…”. Li per li, per rispetto ad un mio dirigente superiore, ho risposto che “ci avrei pensato…qualcosa avrei tirato fuori…”. Ma poi ho pensato che senso avrebbe avuto ripetere la storia dei vari Nino Spalletta, Pietrone, Mario il Motorista, gente che se n’è andata a sedere al Grottino, o a chiedere che fa la Pilarella, o portando la bandiera della stessa alla sfilata di Ferragosto. Che senso avrebbe riscrevere storie che altri hanno scritto prima di me? Parliamo invece delle bandiere di oggi. Di quelle a cui basta due palii al timone, due palii certamente non entusiasmanti per poter essere degnati di un articolo che è subito balzato in vetta ai più letti di questo sito? Ma mi dite cosa ha fatto Guzzon di più di Napoli, uno accantonato al primo tentativo, con un equipaggio di meno spessore e sopratutto con un preparatore di tutt’altra caratura? Quello che mi meraviglia è che c’è chi scrive “Guzzon vada pure al Valle. Per un anno. Impara i trucchi di Solari e poi torna…” Per me se n’è andato, scelta sua, liberissimo, ma a tornare NO. Troppo comodo. La scelta l’ha fatta, magari di tornare non li passerà nemmeno per la testa, ma se li passasse se la può far pure passà… Oggi per rimpiangere un vogatore basta che questi ha fatto un anno il cameriere al Moletto e un altro alla Caletta per dire “ma come, un Pilarellaio come te va a vogare alla Croce o alla Fortezza…” Noi abbiamo sopravvissuto al trasbordo della Coppietta, di Toretto, di Gengiva… Gente Pilarellaia nel sangue, nel midollo, nelle viscere… Figuriamoci se dobbiamo rimpiangere certi personaggi… Ormai siamo in un altra epoca. Un altro mondo… Le bandiere vanno trovate in altre componenti, non più negli equipaggi. Gli equipaggi sono fatti da bandieruole. E’ il rione che ha bisogno delle bandiere. Che purtroppo oggi noi alla Pilarella non abbiamo più. Ho letto alcuni messaggi di Claudio e Binelli sul sito ufficiale a riguardo alle bandiere. 40 0 50 anni fa, rionali che non sto a nominare non avrebbero detto a quelli del consiglio di levare i portabandiere. L’avrebbero levate loro, anche perché di questi chi li leva? L’orco? Clocat? Le mamme bionde? E allora ai portabandiere li puoi pure mette nome Gianni, ma tanto ormai a che servono i portabandiera? A regge i camerieri?
Altre puttanate.
Gemelli diversi: Ezequiel Lavezzi “El Pocho” (attaccante SS Napoli) – Danilo Benedetti “Il Pucio” (commesso comunale)
“La mondanità non mi interessa più. La sera resto a casa, ormai la gente parla, parla, ma non dice nulla” (Ornella Vanoni)
L’altra settimana tornavo da Cophenaghen dove ero andato per una convetion. Sull’aereo ero accanto ad una splendida 40enne. Il suo contatto emanava un odore irresistibile. Le ho chiesto che profumo usasse. Mi ha risposto: “J’adore di Chistian Dior”
Dicevo a proposito di bandiere… Se io fossi un apprezzato musicista, compositore, ed il Valle mi contattasse chiedendomi “Nanni, ce lo scrivi l’inno?”, risponderei: “Vi ringrazio… ma non me la sento… io sono Pilarellaio, non darei il meglio di me stesso…”. Questo significa essere una bandiera del proprio rione. Non importa vincere palii su palii…..
Infatti proprio adesso mi viene in mente il finale della finction che fu scritta su pilarella.com qualche anno fa… Si parlava dell’inaugurazione della sede… Fuori c’era Publio che suonava, intanto la madrina, Giulia, apriva un telo che scopriva un disegno di Elio, pittore Pilarellaio… E’ come se noi facessimo cantà a Canapino e dipinge a Arturo Stronchi. Come? Che dite? Sarebbe la stessa cosa?
L’ultimo film che ha girato Vittorio Gasmann era una pubblicità. Alla fine andò vicino al giovane regista e chiese: “Come sono andato?”.
A memoria d’uomo non ricordo uno stravolgimento di equipaggi come quest’anno. Vogatori e timonieri passati dal Valle alla Pilarella, dalla Pilarella al Valle, dalla Pilarella alla Croce, dalla Fortezza al Valle, e ancora non si conosce l’equipaggio della Fortezza che sono sicuro farà un grande armo. Una cosa è certa: uno solo vince, tre perdono. Quindi comunque vada, a presenziare dalla premiazione, ci vorrà Max Giusti, perché i pacchi saranno tanti…..
Comunque del nostro equipaggio sono super soddisfatto. L’avevo scritto nel numero precedente che due elementi almeno andavano cambiati. Non avevo considerato il timoniere. Restare gli stessi non avrebbe portato altro che al “prolungamento” dell’agonia, di piazzamenti fra il terzo, e se va male quarto, o se va bene secondo posto.
“Prolungamento”… Questa parola mi suscita un certo non so che. Vorrei dire ad una persona che potrei considerare amico, ma pure no, che si può essere intelligenti quanto si vole ma, se si frequenta persone che non capiscono un ….., e sopratutto gli si da ascolto, alla fine si diventa più testa di ….. di loro.
E poi non capisco perché, opposizione e maggioranza si letigano sulle cazzatelle e poi vanno daccordo sulle cazzate? Voi dite che lo dovrei sapere?
kaira
nanni