giovedì, Novembre 21, 2024
Buio e luna piena

Buio e luna piena: Il Re Lazzarone

“…Dimenticare la miseria si può soltanto sganasciandosi dalle risate per le buffonerie di pulcinella o trasecolando per le imprese sovrumane di draghi e cavalieri. Sulla via del Molo, i cantastorie di una tradizione orale tramandata nei secoli, affascinano soldato, popolani e scugnizzi con le gesta goffe ed edificanti dei paladini di Francia, come ad invitare il pubblico a specchiarsi nell’immagine della propria innocente barbarie.

Queste fiabe per adulti immaturi sono le più adatte a colpire i pronipoti di Masaniello, insieme con le prediche apocalittiche dei gesuiti, con le processioni dell’arcivescovado e le farse del rinnovato San Carlino. L’origine stessa di questo popolarissimo ritrovo coincide con la vocazione della plebe a vivere sulla strada: il locale sorge in una baracca al largo del Castello, tradizionale ricettacolo di “oziosi,vagabondi e perditempo, attirati dalla scena continua dei venditori ambulanti “, proprio come nel foro della Napoli greco-romana. Nel San Carlino, non solo i lazzaroni, ma anche gli spettatori di più alto lignaggio, si divertono senza ritegno alle oscenità, ai lazzi, alle improvvisazioni di pulcinella, di Coviello e del dottore, notaio o don Fastidio di turno. Il pubblico elegante segue la rappresentazione dai palchi, mentre le prime file sono stipate di vocianti popolani in maniche di camicia, un sudicio berretto in testa e grandi sputi lanciati, con scandalo degli spettatori stranieri, in tutte le direzioni. All’uscita del teatro si va a mangiare la pizza al mercato, il pesce fritto al porto, le succulente zuppe di soffritto alle baracche fuori Porta Capuana; e per chiudere la serata non c’è di meglio che una tazza di “caffè di levante” alla Stella, in via Toledo. A tener l’ordine per le strade, rischiarate soltanto dalle edicole di padre Rocco, bada la sinistra ronda della polizia, un capitano, lo scrivano e dieci sbirri intabarrati e muniti di lanterna cieca per frugare nelle tenebre…”

Altre puttanate:

L’incipit di questo numero è tratto dalla “Storia di Napoli” di Andrea Ghirelli, libro che sto leggendo proprio in questi giorni. Giunto a pagina 135, superata la metà, mi è sembrato come ripiombare ai giorni nostri. Al nostro paese. Sia esso Italia, o più semplicemente Porto Santo Stefano. Il capitolo è “Un lazzarone sul trono”. La città, naturalmente, Napoli. L’anno il 1775. Il re: Ferdinando I, che succede a Don Carlos alla sola età di 6 anni. Il tutto perché il Buon Re dovette tornare in Spagna per succedere al fratello appena morto. Essendo l’unico figlio maschio mentalmente handicappato, la successione cadde su Ferdinando, il nipote. Il resto se lo volete sapere non dovrete che comprarvi il libro. Questo per dire che è cosa antica, sicuramente lo facevano anche A.C. Quando il momento non è buono, in tutti i sensi, la plebe va fatta divertire. Aspettando tempi migliori. Ora io mi domando e dico a chi da noia il Comune illuminato in quella maniera. Io penso che è un idea geniale, che da noia a chi non l’ha avuta prima. Ma chi c’era prima doveva pensare ad altre cose, mica all’illuminazione. E per prima non intendo due anni fa ma trenta, dico 30 anni a questa parte. E cosa c’è di meglio di tutte queste feste in programma nel mese di Dicembre/Gennaio. Specialmente ora che sembra essere sotto una maledizione biblica. Quant’acqua che ha fatto! E da quella parte di persone, piccola eh! Sembra che la colpa sia del governo. Berlusconi o Pera che sia. Ha preso foco un palazzo al Lividonia. E’ colpa di Pera. A Guerrina li s’è scoppiata la televisione: è colpa di Pera. Negli ultimi 30 anni non è mai successo. Eppure ce n’era da di! Io ripeto che ad Aprile a Pera il voto non ce l’ho dato. E non l’ho dato nemmeno agli altri due . Non ho votato. A Pera perché hanno dichiarato di esse di destra. Agli altri due perché sono pieni di democristiani. Ma ora spero che facciano bene. Anzi faccia , perché il contorno non mi interessa. Conta lui. Solo lui. A meno che non si cambia il contorno. Poi ce l’hanno tutti con i delegati. Ma non ci sono sempre stati? Gli ha solo cambiato nome. Oggi delegati. Ieri spie. (nel senso che riferivano al Sindaco cosa non andava…)

Gemelli diversi: Mickey Roukney (attore) – Mario Amatucci (Filosofo)

Questi giorni sono fuori paese per cui devo tenermi informato con il computer. Devo dire che quando ho letto la rassegna stampa odierna: “Cerulli: Alla Pilarella un nuovo approdo”. Poi quando ho letto l’articolo della riunione alla Caletta, dei partecipanti, quando ho saputo che il coordinatore era il Grande Vittoriano Ballini, ho capito che era l’ennesima burla del Re Lazzarone.

Dicevo dei divertimenti per il Natale e il Capodanno. Ma possibile che ci sia gente che per partito preso non li va bene. Ma divertitevi cazzo, senza pensà quanto spende e chi paga! Qualcuno pagherà!. Poi d’estate vi lamentate che non c’e’ un cazzo. La plebe si deve divertì d’inverno. L’estate è fatta per i signori. D’estate vi dovete accontentà di Piazzale Candi o Gincana che dir si voglia. La piazza per voi è tabù.

Non vorrei che pigio troppo sull’acceleratore e alla fine sembro ironico. Lo penso proprio. Viva il Re!

Lo vidi una mattina di fine anni 90. Sotto il pergolato dell’Ultima Spiaggia. Beveva un espresso. Poi si alzò. Alto. Magro. Pantaloni di lino celeste. Camicia bianca. E con ammirazione che sto scrivendo di Carlo Caracciolo.

Io leggo. Leggo tutti i giorni Repubblica. Dal primo numero. E la compro. Non la leggo on line. Perciò mi costa una gran fatica scrivere quello che scrivo. Ma purtroppo, e ripeto purtroppo, lo penso veramente.

Qualche numero fa dicevo di non fidarsi dei piccoletti. Aggiungo di non fidarsi dei piccoletti, e non fidarsi nemmeno di quelli che quando ti devono salutare ti porgono la mano sinistra. Mancalicani….. Che gesto brutto… Ignorante… Infame… Eppure, nel nostro piccolo, la scorsa settimana mi è capitato ben due, ripeto 2 volte. Uno è un politicante di lunga data. L’altro uno che in politica ci sta per entrare. E sono tutti e due bassi…..

Intanto c’è gà’ chi si prepara per le prossime comunali. Siano fra 4 anni o a primavera. Il PD ha ormai deciso. Presenterà candidato a Sindaco: Sciarpetta. C’è stata anche la benedizione da Grosseto. Ha anche un sito. E un contorno di radical-chic… Staremo a vedè.

Tanto finchè nelle liste ci saranno democristiani il mio voto non lo vedono. Non so mica Tronchetto io… Parlo del Tronchetto nostro amico… lo so che gli altri pure ai democristiani il voto non ce lo danno…

Radio Temporali! Che bella novità. Se avete bisogno di uno che copra la fascia dalle 6 del mattino alle 9 sempre del mattino, eccomi qua! Di musica ne so più di voi e a parlantina vi sto dietro. Mi piace Claudio Merenda. Ha i tempi della radio e Alberto, voce calda che arrapa le donne. Oh che voce che cià l’ Alberto! direbbe Mosca. Il galattico e Roncolini sputtanati dal mangiaranocchie. Siccome ancora non hanno risposto, mi sa che la sua versione è quella esatta. Perché se qualcuno avesse avuto da replicare, l’avrebbe fatto subito. Ormai è tutto fuori tempo massimo…

Comunque anche il Mazzetti è un pò Re Lazzarone. S’è inventato il Pilarellando. Lui si faceva il gottino, il panino co la salciccia e gli altri lavoravano… Oh birbante…

Caro Manzoni, l’altra volta m’ero scordato di ditti che quella che aveva scritto il pezzo su Nonna Pazza è della mia scuderia, perciò nel tuo libro non ce lo poi mette. Te scrivi bene, ma ciai il tuo stile. Quella è altra roba. Te sei uno storico. Quella è un artista.

C’è un utente, dock st., che ha catturato la mia attenzione con il suo messaggio in onore alla compianta Delia. Quel suo ricordare il particolare della sola “s” nel chiamare il figlio Alessandro, è roba grossa. Io lo invito a collaborare con questa testata. Penso che ha talento e, se ne ha voglia, possa divertirsi a scrivere per pilarellai.net

Qualche anno fa parlando in estate con Publio, il Maestro, diceva che il Molo sarebbe bello se fosse pieno di guzzetti. No yoght. Figuramisi i megayoghts.

I panfilisti so tutti vagabondi che stanno bene a giocà alle macchinette mangiasoldi.

Il cuoco Guerrino, l’avete mai visto il cuoco Guerrino alla televisione? Dicevo il cuoco Guerrino, ha detto che la zaccandrella è stata rinviata per problemi logistici…. Merenda mettimi 10… 100… 1000… 10000… 1000000… faccette che ridono.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

www.childrenfirst.it

kaira

Nanni