Vergogna!!!
{mosimage}"Il colore è un mezzo di esercitare sull'anima un'influenza diretta. Il colore è un tasto, l'occhio il martelletto che lo colpisce, l'anima lo strumento dalle mille corde." Forse però questa calza più a pennello: "Le anime più pure e più pensose sono quelle che amano i colori."
Mi presentassi con una bandiera del genere sui pali della luce in Via Martiri D'Ungheria o lungo il Molo, prenderei così tanti colpi di stronzo che la metà bastano. Ci sono poche cose che ci legano ad un simbolo, ad un unione d'intenti, ad una nazione, ad una comunità, quindi al nostro rione. Lo stemma si è importante, unico. All'interno di esso vengono rappresentati quei soggetti che raccontano la nostra storia, le nostre radici. Ma non è questo l'elemento fondamentale. Se da lontano cerchi di focalizzare tra lo stemma del Milan e quello del Bologna, non ci trovi tante differenze, anzi, sono molto simili tra loro. La distinzione viene fatta per il colore che li rappresenta. Ed il colore è sempre stato, dalla notte dei tempi, un elemento basilare soprattutto nel comunicare tra gli essere umani. Pensiamo all'importanza che le bandiere avevano nelle battaglie durante le guerre. Pensiamo alle gerarchie di una società distinguibili dagli abiti indossati. E arrivando ai giorni nostri, il colore ci fa capire se un film può essere visto da soli o accompagnati dai genitori, se vieni ammonito o espulso, se ti devi fermare all'incrocio o proseguire. L'importanza dei colori è incalcolabile. Tornando a noi, i colori sono degli elementi che ci portano, all'Argentario, ad appartenere ad una grande famiglia: quella del nostro rione. Il rosso contraddistingue i crociaioli. Perchè? Beh, perchè nonostante sia un colore comune anche ad altri due, se lo sono reso proprio. Noi pilarellai siamo più per il blù. Basta guardare le foto d'epoca degli equipaggi passati o le t-shirt vendute negli anni dal rione stesso. La Fortezza si divide tra giallo e verde, colori di cui hanno l'esclusiva. Ma i puzzolosi? Ricordatevi che loro sono quelli che fanno le trecce a tre capi, perchè a quattro non sono capaci a farne. Ma poi quale colore usano? Il blù, signore e signori. Il celeste? E che colore è il celeste? Ma come. Il celeste è il colore ufficiale del Valle. E' quell'elemento che dovrebbe contraddistinguere un popolo. E' un colore per il quale il rione stesso si dovrebbe buttare nel fuoco. Ed invece se ci metto un pò di blù, fa lo stesso, no? Una bella sega. Mettete il fucsia alla fiorentina, il celeste all'inter, il blù alla lazio. Ma più che altro, metteteci a noi pilarellai il celeste. Sarebbe un sacrilegio. Ma loro, dall'alto della curva più bella (l'unica), la sfilata più numerosa (come se negli altri rioni ci sono defezioni del 90% il 15 agosto), si permettono di colorarsi con il blù, il celeste, ma chi se ne frega. Loro sono quelli che sanno fare le treccette con solo tre capi. Loro, signori e signori, sono questi qui. E se lo fanno i dirigenti, figuriamoci i rionali.
Paco Llorente