sabato, Novembre 23, 2024
Il Palio al Murello

Il Palio al murello: La Gazzetta

Era l’anno domini 1997 quando il sottoscritto, Francesco Mazzetti e Luca Cimini abbiamo partorito il primo numero della Gazzetta del Palio. Dopo quel numero ne seguirono circa un ottantina e devo dire che di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima. Molti gli attestati di stima e di fiducia nel proseguire. Marittimi imbarcati che si fanno mettere da parte i numeri mancanti dal negoziante di fiducia, anziani che aspettano una foto che li ritraeva quando il palio era solo una festa di paese, ragazzi che attendono con trepidazione la vignetta di Binelli, palianti che cercano di mettere zizzagna andando alla ricerca di frasi o commenti alla “moooo, se lo sà coso…..” In un paese dove (non mi stancherò mai di dirlo) l’essere permalosi ed invidiosi lo si apprende sin da piccoli, era inevitabile scontrarsi con qualcuno. A casa mia i carabinieri sono arrivati due volte, due volte sono stato chiamato da loro in caserma, decine di volte telefonate a casa da parte di chi si sentiva ferito nell’animo e nell’orgoglio. Una sola parola d’ordine: continuare. Per rompere quella cortina di omertà che ci attanaglia, in un luogo dove tutti sono i primi a parlare e polemicizzare ma mai ad alzare un dito, bisognava continuare e non arrendersi ai primi malumori. Il carnevale è finito per le solite diatribe per il carro vincitore. Sui giornali locali Eraldo Nieto si limita a fare le cronache perchè ogni commento viene interpretato male. Si organizzano sempre meno momenti di aggregazione perchè c’è sempre qualcuno che ha da dire sulle cose più ridicole. Quando fai un libro arriva quello che s’incazza perchè non c’è la sua foto. E basta un pò. La Gazzetta del Palio continua imperterrita la sua lotta contro le banalità. I siti internet rionali sono stati la sua vera prosecuzione. Croce e Pilarella riescono a protrarre le rivalse rionali anche nei mesi più freddi e bisogna dargliene atto. Un capitano rionale circa due anni fa voleva che la Gazzetta diventasse giornalino di tutti, una specie di edizione istituzionale dove tutti parlavano di tutti, senza commenti fastidiosi, riportando avvenimenti con relative date, come siamo belli e come siamo bravi. Una specie di Gazzetta Ufficiale. La cosa buffa è che questa proposta veniva presentata al sottoscritto facendomi capire che il giornalino andava bene così, però bisognava, se possibile, un restiling. Invece mi risulta che dietro di me si facevano fuoco e fiamme perchè questo modo di scrivere era un pò come parlare dei cristiani in medio oriente. Risultato: tutto come prima. La cosa che purtroppo dispiace è che si trova difficoltà nel reperire il denaro necessario nel fare le fotocopie. Con la Gazzetta mai nessuno si è messo un centesimo in tasca. Contribuire con 20 € settimanali a testa per tre sponsor non credo sia da svenarsi. Quest’anno, per esempio, ho deciso di non consegnare più Gazzette a chi non ha dato una mano economicamente. Ci sono delle attività che le pretendono, ma quando c’è da cacciare fuori una stupidaggine fanno mille storie. Dato che distribuiamo il giornalino in quasi 30 tra bar e negozi dell’Argentario, Porto Ercole compreso, possiamo anche fare a meno di chi predica bene e razzola male. Il 2005 sarà il suo nono anno. Appuntamento a metà Giugno.